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Venerdì l'approvazione del bilancio. In perdita

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Siail Tribunale amministrativo che il Consiglio di Stato in secondo grado hanno infatti decretato la piena legittimità del commissariamento dell'azienda farmasociosanitaria capitolina e della successiva proroga decisi dal vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso e dal sindaco Gianni Alemanno. Un atto compiuto nonostante le proteste bipartisan di una parte dell'opposizione in Assemblea Capitolina (soprattutto La Destra) e di nutrite frange della maggioranza (in particolare l'area ex Forza Italia che fa riferimento al coordinatore romano Gianni Sammarco). La Belviso è andata avanti e i giudici hanno dato ragione al Campidoglio ritenendo fondate le difese presentate dalla struttura commissariale. Il commissario dell'azienda, Franco Paparella, procederà così venerdì prossimo all'approvazione del bilancio che sarà in perdita. Paparella, avvocato e professore di Diritto Tributario presso diversi atenei, ha un curriculum di altissimo profilo. È membro dell'International Fiscal Association, della European Association of Tax Law Professor nonché dell'Associazione Nazionale dei Tributaristi Italiani ed è uno dei massimi esperti italiani di aziende in amministrazione straordinaria. Nel 1995 è stato nominato consigliere giuridico del Ministro delle Finanze pro-tempore. Ha ricoperto numerosi incarichi in commissioni ministeriali e scientifiche per la riforma di testi legislativi in materia fiscale. È iscritto presso l'Ordine degli Avvocati di Roma, all'albo speciale per il patrocinio in Cassazione e alle giurisdizioni superiori. Al professor Paparella la Belviso ha affidato il compito di sbrogliare la matassa Farmacap e l'imminente approvazione del bilancio prevista per dopodomani è il preludio alla fine del commissariamento. Il professor Paparella, riferiscono fonti interne a viale Ostiense, reputerebbe così conclusa la propria missione in Farmacap. Azzerato il Consiglio di amministrazione e con il direttore generale Orgera ormai prossimo al passo d'addio, il Campidoglio dovrà ora provvedere alla nomina del nuovo presidente, dei membri di Cda e del nuovo dg. A loro il compito di rimettere in sesto un'azienda con evidenti e cronici problemi finanziari e di gestione e che adesso dovrà essere riorganizzata. Daniele Di Mario

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