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La Liberazione tra polemica e memoria

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Cosìl'Anpi di Roma ha deciso di celebrare il 4 giugno insieme agli studenti del Liceo Maniani, l'assessore alla Cultura di Roma Capitale Dino Gasperini e la figlia di Bentivegna, Elena. «Il 4 giugno, Liberazione di Roma, ricordiamo Rosario Bentivegna famoso non solo per via Rasella - ricorda il vicepresidente dell'Anpi Roma, Ernesto Nassi -, ma perché è stato un uomo che ha fatto tante cose, ha combattuto anche in Jugoslavia. Lui ha studiato sotto il fascismo poi gradualmente ha preso coscienza e ha deciso di combatterlo». Gasperini, assessore alla Cultura ha definito Bentivegna «un uomo a cui dobbiamo parte importante della liberazione di questa città. Stiamo lavorando sul ricordo dei caduti della Resistenza. Nel caso di Bentivegna c'è una domanda che è stata presentata - dice Gasperini in merito all'opportunità di intitolargli una strada o una targa -. Il regolamento prevede che trascorrano 10 anni dalla scomparsa, a meno di una richiesta di deroga che si fa al prefetto. Strada che stiamo seguendo». Non mancano tuttavia le polemiche, «se da un lato il comune annuncia l'avvio di un percorso al partigiano Bentivegna ecco che nel frattempo il 19 giugno nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini - dice il consigliere regionale Enzo Foschi - tutto è pronto per la III edizione del premio Duelli-Gallitto, evento alla memoria di due Marò della Xª Flottiglia Mas». Il leader de La Destra, Francesco Storace trova invece «un po' curioso che si dedichino due strade, una all'assassino, Bentivegna, e una alla sua vittima, Barbarisi. Non so in quale città del mondo possa accadere questa lugubre par condicio».

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