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Il consigliere comunale della maggioranza ed ex delegato del sindaco di Roma al Decoro, Francesco Maria Orsi, è stato rinviato a giudizio assieme ad altre tre persone, per le accuse di associazione a delinquere e truffa.

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Lavicenda è legata ad una truffa da un milione e 200 mila euro realizzata attraverso la prospettazione di un progetto edilizio e la vendita di immobili mai realizzati. Con Orsi, eletto nelle fila del Pdl e oggi appartenente alla lista «Amore per Roma», dovranno affrontare un processo anche Umberto Santich, Luigi Maniero e Stefano Masotti. Secondo l'accusa i quattro indagati, tramite la società Lloyd Team, rappresentavano la possibilità di acquistare immobili in un complesso di via della Maglianella. Per rendere il ciò più verosimile agli ignari clienti veniva mostrato un cantiere dove è in costruzione un istituto religioso. Otto in tutto le parti offese nel procedimento che avrebbero versato somme che vanno da 81 mila euro a ben 356 mila euro. A Orsi, che citando la vicinanza con il sindaco della capitale Gianni Alemanno prospettava il superamento di qualsiasi, eventuale, intoppo, sarebbe stata contestata anche l'aggravante di aver agito in violazione dei doveri inerenti all'esercizio di pubblica funzione. Commentando la decisione del gup, gli avvocati Francesco Gianzi e Romolo Reboa, difensori del consigliere Orsi, hanno affermato che il loro cliente «ha dimostrato di aver versato tutti gli importi incassati alla Medaf italiana». Tuttavia, continuato i due legali, «il giudice ha ritenuto di dover sottoporre la vicenda al vaglio dibattimentale. Siamo, però, sicuri - hanno concluso gli avvocati Gianzi e Reboa - che in giudizio dimostreremo l'estraneità del consigliere Orsi a questa vicenda».

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