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In via Monte Carnevale il nuovo sito della discarica

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L'area militare favorirebbe i tempi di realizzazione

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Forse.La proposta di realizzare una discarica temporanea in via Monte Carnevale, a Ponte Galeria, avanzata dalla Regione e avallata dal commissario Pecoraro, sembrerebbe mettere tutti d'accordo. L'area è militare e dunque libera da vincoli e giurisdizione ordinaria. Un particolare questo sostanziale per la tempistica. Ancora, trovandosi dietro Malagrotta (e Monti dell'Ortaccio che è un altro dei siti indicati) non comporterebbe neanche problemi logistici di trasporto. È presto, comunque per cantare vittoria. I tecnici starebbero infatti lavorando per sciogliere la riserva proprio sull'ottavo sito indicato. Il dilemma verrà sciolto probabilmente tra una decina di giorni, quando ci si aspetta l'annuncio ufficiale proprio su via Monte Carnevale. In un senso o nell'altro. E già perché sui rifiuti non è più tempo di giocare partite ambigue. Lo ha capito bene il ministro Clini che da subito ha messo i puntini sulle "i" bacchettando un po' tutti, dal Campidoglio alla Regione, al commissario straordinario, avocando a sé l'intera vicenda.Una determinatezza a volte disarmante. Per questo, anche venerdì il ministero stesso ha dovuto smentire voci su un conflitto con il sindaco Alemanno.Quando poi lo stesso Clini ha delineato il suo piano che punta sulla differenziata e giudica il problema delle discariche come "residuale", a ribadire la necessità di un sito temporaneo ci aveva pensato la Polverini. Braccio di ferro o confronto a dir si voglia, l'importante è darsi un piano concreto che non punti alla differenziata al 65% in poco tempo e che non nasconda sotto al tappeto il problema dello smaltimento dei rifiuti che esiste eccome, pur strumentalizzato da una parte e dall'altra a seconda delle stagioni. Il percorso indicato da Clini è senza dubbio un punto di rottura rispetto al passato. Puntare ancora sulle discariche come sistema centrale dello smaltimento rifiuti sarebbe un suicidio. Anzi, è arrivato il momento di puntare a quella differenziata virtuosa che è già realtà anche in Italia e cominciare a trarne profitto, come la produzione di energia. Un passo epocale per Roma e per l'intera regione al quale né il sindaco Alemanno né la governatrice Polverini si oppongono. Ognuno con le proprie vedute ed esigenze. Tra un anno si vota a Roma e questo mette in leggero "svantaggio" Alemanno ma i risultati di un nuovo piano si avranno tra un paio d'anni: a ridosso delle regionali. Per questo risolvere la questione rifiuti, alla fine, conviene proprio a tutti.

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