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La sinistra scende in piazza «contro gli scontri»

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Ieripomeriggio è andato in scena un minicorteo spontaneo di militanti dei collettivi di sinistra raccolti intorno ai Magazzini sociali occupati a Casal Bertone, dove l'altro ieri si sono verificati scontri con sostenitori di CasaPound. La manifestazione si è svolta senza incidenti, seguita da una conferenza stampa. «Da ora in poi - hanno detto - non accetteremo nessun tipo di provocazione fino a quando il circolo non sarà messo fuori da questo quartiere. CasaPound è un corpo estraneo che deve andare via dal quartiere: si trova dal 2006 in locali dell'Inps. Ci chiediamo su quali basi, l'Inps non può dare spazio ai neofascisti». Tra i presenti alla conferenza il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli, il consigliere provinciale del Sel Gianluca Peciola e il segretario romano della Federazione di sinistra Fabio Alberti. «Non c'è nessuna situazione anni '70 - ha detto Miccoli - Il tema antifascita è impellente a Roma. Chiederemo ai nostri parlamentari di presentare un'interrogazione per chiudere il circolo futurista». «I fatti accaduti a Casal Bertone sono gravi e indegni del vivere civile. I cittadini di Casal Bertone - ha replicato il vicepresidente dell'assemblea capitolina, Samuele Piccolo - hanno il diritto di vivere in una città dove chiunque possa manifestare le proprie idee, qualunque esse siano, senza che esse vengano osteggiate dall'altra parte politica». Intanto, le indagini sugli scontri dell'altro ieri vanno avanti. Gli investigatori della Digos stanno visionando le immagini registrate dalla polizia scientifica per poter risalire ai responsabili della guerriglia urbana. Venerdì ci sono stati scontri violenti con mazze, lancio di bombe carta e danneggiamenti. Nelle prossime ore potrebbe essere pronta un'informativa alla magistratura e potrebbero scattare le prime denunce.

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