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Oggi vertice definitivo con Alfano

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Icoordinatori del Lazio e di Roma, la presidente della Regione, Renata Polverini, il sindaco Alemanno. Tutti a raccolta in via dell'Umiltà per decidere, finalmente, quando fare (e come) i congressi locali. Diverse le difficoltà emerse tanto che, come anticipato da Il Tempo, le elezioni dei nuovi segretari cittadini e provinciali nel Lazio avverranno a fine maggio. Dopo le amministrative. Questa, almeno, è la richiesta dei vertici regionali e capitolini. Al di là del problema «tecnico» di far votare solo a Roma circa 250 mila iscritti (a tanto ammontano le tessere effettuate) si cerca soprattutto di sanare una frattura interna al Pdl capitolino che rischia di aggravarsi sempre di più. La mozione «Il coraggio di cambiare» che propone come candidato alternativo a Gianni Sammarco, Massimiliano Maselli è sostenuta da Mario Baccini, Stefano De Lillo, Franco Frattini e Laboratorio Roma, il gruppo di consiglieri capitolini che contano anche un esponente in giunta, Antonello Aurigemma. Le "pressioni" della mozione alternativa per svolgere i congressi con quelle stesse regole che sono valse per tutte le altre città (l'ultima è stata Napoli il fine settimana scorso), iniziano tuttavia a infastidire i vertici del partito. Il risultato è un aumento di tensione che potrebbe allontanare definitivamente l'idea di un congresso unitario. Eppure, su questo punto, il sindaco Alemanno è stato chiaro. A Roma serve l'unanimità del partito. Il momento è sin troppo delicato e non si può arrivare all'avvio della campagna elettorale con un partito in lotta. Il rischio infatti è che le comunali del prossimo anno si traducano in una resa dei conti interna che, a questo punto, è meglio fare subito. S.N.

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