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Dal Pakistan a Torbella. Scoperta la rotta della droga

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Comprataa 10 mila euro al chilo, con una purezza che andava dal 93 al 98 per cento. Un giro d'affari da venti chili di polvere bianca al mese. Dall'Asia in aereo fino agli Emirati Arabi e poi a Zurigo, in Svizzera, e quindi a Roma, in auto prese a noleggio e in treno. Oppure da Barcellona, in Spagna, fino a Ventimiglia (Liguria) e poi nella Capitale, sempre via terra. Il traffico è stato scoperto e stroncato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, del Gruppo comandato dal colonnello Rosario Castello. Al vertice un pachistano: girava in Mercedes, sempre in giacca e cravatta. Andava a pregare alla moschea di Centocelle, accoglieva i corrieri di ritorno dal viaggio intercontinentale da lui pagato (erano remunerati meno di mille euro a testa), li portava in bed & breakfast o affittacamere prenotati e poi li rimetteva sulla via del ritorno coi soldi in tasca per il fornitore in Pachistan. Lui si chiama Abdul Qayyom. È stato arrestato assieme ad altri sei spacciatori, tra i quali due italiani (di Forano, a Rieti, e Civitella San Paolo), un tunisino, la compagna italiana che viveva con lui, Barbara Ciccalioni, ex dipendente di una ditta di pulizie, un pusher nigeriano di Casal di Principe, nel Casertano, e un algerino di Cinecittà. L'ottavo del gruppo è ancora ricercato. Abdul era il classico insospettabile. Nel 2003 aveva venduto il call center a Centocelle di cui era titolare. Era andato a vivere a Cinecittà, in zona Rebibbia e poi a Tor Bella Monaca. Lì aveva impiantato la sua rete. L'indagine è scattata nel gennaio 2011 con l'arresto di un altro nordafricano. In tasca aveva un biglietto col numero del pachistano. L'indizio solleva i primi sospetti degli investigatori. Poi l'indagine. Sei mesi fa il primo sequestro di droga: nove chili di eroina intercettati in Svizzera. Il pachistano è costretto a cambiare fornitore. Prima si rivolge in Spagna, poi al nigeriano di Casal di Principe. Cambiano la qualità e il prezzo (30-35 mila euro al chilo). Poi i carabinieri stringono il cerchio. L'altro ieri gli arresti, disposti dai magistrati di Roma e Santa Maria Capua Vetere.Fab. Dic.

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