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Entro l'estate il biglietto del bus costerà 50 centesimi in più

I controlli aumenteranno con i nuovi sistemi tecnologici

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Preparate cinquanta centesimi in più. Il biglietto per salire sull'autobus arriverà a un euro e mezzo. «Entro l'estate il biglietto per usufruire dei mezzi pubblici capitolini costerà 1,50 euro». L'ha detto l'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma. «Stiamo provvedendo alla ristampa dei nuovi biglietti - ha aggiunto - e ad aggiornare l'hardware e il software delle macchinette emettitrici e obliteratrici». E al fianco del rincaro ci saranno anche controlli più rigidi per stanare chi fa il furbo e sale sui bus senza timbrare il biglietto. «A breve - ha spiegato l'amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti - lanceremo una campagna per la lotta all'evasione sui mezzi pubblici che sarà condotta tramite azioni diversificate, anche ricorrendo a strumenti tecnologici che consentano, ad esempio, di controllare i passeggeri a bordo dei mezzi». E nell'attesa, resta attuale l'inchiesta sui biglietti contraffatti. Una presunta truffa da mezzo milione di euro che rimpinguava i portafogli di alcuni dipendenti infedeli. Ci sono 14 indagati, tre di questi lavorano all'Atac. «Abbiamo avviato un'indagine interna - ha detto l'ad Tosti - e se appureremo che ci sono gli estremi siamo pronti a eseguire sospensioni cautelari e, nei casi più gravi a licenziare e a chiedere il risarcimento danni». Tosti ha ricordato che «l'indagine è partita da noi, grazie alla realizzazione di filtri e procedure tecnologiche per garantire la massima trasparenza, soprattutto per quanto riguarda i ticket elettronici. La direzione commerciale ha implementato i controlli e ravvisato anomalie e quindi abbiamo sporto denuncia alla Guardia di Finanza». Si inserisce nella vicenda anche l'Udicon, associazione di consumatori che tira fuori un documento dichiarante che già il 20 ottobre (la denuncia di Tosti è del 14 novembre) Atac, Comune e Regione erano stati avvertiti delle irregolarità sulla stampa dei biglietti, la distribuzione e l'incasso del titolo di viaggio. Lettera rimasta senza risposta (come senza risposta era rimasta la richiesta di accesso agli atti della commissione interna ad Atac), fin quando a metà gennaio le acque si sono mosse. «Ci permettiamo di pensare - scrivono dall'Udicon Regionale Lazio - che la denuncia dell'Atac del 14 novembre possa scaturire da questa nostra incessante voglia di scoprire la verità dei fatti accaduti». Ma per Tosti le grane non si fermano in biglietteria. Un'altra polemica monta sull'asta pubblicata da Atac per l'acquisto di nuove divise per i dipendenti. «In merito sono sbalordito - ha precisato l'ad - e in futuro mi riservo di agire denunciando situazioni che possano prefigurare la turbativa d'asta». Tosti ha anche sottolineato che, prima di bandire la gara, «l'azienda Atac ha effettuato varie analisi di mercato che hanno consentito di abbassare l'importo a base d'asta del 7-8%. Eravamo arrivati a una situazione intollerabile con uniformi usurate, l'ultimo cambio risale al 2007».

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