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Clini convoca Polverini Alemanno e Zingaretti

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La governatrice: proroga per Malagrotta? Impossibile

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Ladecisione su uno dei siti alternativi che consentirebbero la chiusura della discarica più grande d'Europa, Malagrotta, non è stata ancora presa. A poco è servita la conferenza dei servizi di giovedì, che si è conclusa in serata praticamente con un nulla di fatto. Secondo indiscrezioni, avrebbero espresso parere negativo o comunque dubbi sulla realizzazione di una delle due discariche post-Malagrotta a Corcolle la Provincia di Roma, le soprintendenze e l'Autorità di Bacino. Altri enti non sono ancora espressi. E, tra questi, un peso decisivo l'avrà ovviamente il Campidoglio. «Mi sono impegnato a non esprimere giudizi politici sulle discariche per non interferire sul lavoro del commissario - ha dichiarato ieri il sindaco Alemanno - si stanno studiando tutte le osservazioni che stanno arrivando dai comitati per poter esprimere una valutazione esclusivamente tecnica». Qualcosa tuttavia (e non solo di tecnica) i vertici locali dovranno pur dire, lunedì, al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che ha convocato le 9 dle mattino una riunione per affrontare la situazione dello smaltimento dei rifiuti a Roma. Al vertice parteciperanno la presidente della Regione, Renata Polverini, il sindaco Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il prefetto, Giuseppe Pecoraro in qualità di commissario governativo per la chiusura della discarica di Malagrotta. Un incontro «opportuno» secondo la governatrice. «Quella di giovedì è stata una conferenza tecnica e quindi mi auguro che ciascuno abbia orientato il proprio parere esclusivamente su dati tecnici - ha detto la Polverini - è poi opportuno anche un incontro con il Governo nazionale nel momento in cui una parte del nostro sistema rifiuti è commissariata nella figura del prefetto Pecoraro». Per quanto riguarda poi un'ulteriore proroga di Malagrotta, l'ultima scade il 30 giugno - e i tempi tecnici per allestire nuovi siti iniziano a stringere - la presidente è stata chiara: «Se dipende dalla Regione una proroga è praticamente impossibile. In questo momento non sono in grado di esprimermi, ma ho la consapevolezza che i tempi sono assolutamente ristretti, andiamo in conflitto con la chiusura di Malagrotta, già oggetto di procedura di infrazione, che era stata bloccata con il lavoro del commissario. Ricordo - ha concluso la Polverini - che non c'è più la possibilità di prorogarla anche se ce ne fosse la volontà, che da parte mia non c'è».

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