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La crisi non fa paura, fuga dal concorsone

L'arrivo dei candidati del maxiconcorso al Palalottomatica

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Rassegnati su «come gira il mondo nove volte su dieci». Sfiducia dilagante, tanta delusione per come vanno le cose, stufi delle raccomandazioni, dei diritti negati e della mortificazione di competenze e professionalità. E, con tutta la storia dei ricorsi, chi ci prova lo fa senza alcuna convinzione. È partito ieri, con i profili delle professionalità specialistiche, il maxiconcorso del Campidoglio per 22 figure professionali. Circa 300.000 domande per 1.995 posti complessivi. Ad aprire le danze, il concorso da 3 posti in palio per il profilo «Esperto in merceologia derrate agroalimentari» e quello da 5 posti per «Esperto gestione delle entrate». Ma a presentarsi al Palalottomatica il primo giorno del tanto atteso concorsone per aspirare a un contratto a tempo indeterminato non è stato nemmeno il 50% dei candidati che ha presentato domanda per ciascun avviso. Dei 269 iscritti per il primo profilo ce n'erano solo 58; sul secondo, che prevede il possesso di Laurea in materie economiche e non solo, nonostante l'accezione più generalista, è stata diserzione: dei 450 candidati in lista, ne abbiamo contati solo 26 (32 secondo i dati dell'Assessorato capitolino al Personale), il 6% scarso. Per entrambi, medesime tipologie di traccia: 5 domande e 3 ore di tempo per rispondere. Sulle facce dei primi usciti, tanto spaesamento e poca voglia di parlare. Quesiti tecnici, da quello che si è riuscito a carpire, e prova superata «decentemente», per la maggior parte. Tutti d'accordo che «è solo un tentativo», perché «sperare non costa niente e il destino una volta tanto può giocare la sua parte», anche se lo si dice con scetticismo. A pochi minuti dalle 13, ora di inizio del secondo concorso, all'ingresso solo una ventina di persone, più donne che uomini. All'apertura dei cancelli si aggiunge qualcun altro. Cinzia prima si rifiuta di fare commenti, poi si lascia andare: «Evidentemente, sono pochi quelli che si sono presentati perché nessuno ci crede più». E, rivolgendosi ai giornalisti: «Non capisco tutto questo interesse. È un concorso che sarà come gli altri...». Antonio, per primo davanti all'ingresso, in solitudine, spiega: «Molti hanno fatto domanda per diversi profili e poi hanno scelto a quali concorsi partecipare. Questa tipologia è molto vincolante; prevede requisiti stringenti. Alcuni avranno pensato alla difficoltà della prova e avranno rinunciato. Io non sono tanto fiducioso, però ci provo». «Forse, con il fatto che i concorsi sono stati più volte rinviati, in molti si sono stancati e hanno deciso di lasciar perdere», il parere di Massimo. Susanna non è una neofita, è dal 1990 che tenta concorsi: «A tutti sono risultata idonea, ma non vincitrice. Per passare bisogna essere solo r-a-c-c-o-m-a-n-d-a-t-i», scandisce. Domenico, invece, viene da Foggia ed è fresco di laurea in Economia e management internazionale. Ora sta facendo uno stage. «È solo un'opportunità. Non mi aspetto niente, anche perché la corruzione in generale non è mistero», dice accendendosi una sigaretta. «Le prove troppo tecniche avranno messo in fuga» dice Sandro. Cristina punta ad «un lavoro fisso con orari umani. Fino adesso - spiega - sono stata sempre sfruttata e sottopagata in lavori precari, a cui ho avuto accesso per competenza e ne sono uscita senza merito. Ora, che ho avuto problemi con il mio lavoro, mi sono iscritta a sette dei concorsi banditi. Temo i raccomandati agli orali, perché allo scritto, con la correzione mediante lettore ottico, è più difficile barare». Carla è in vantaggio: «Lavoro da 14 anni all'Agenzia delle Entrate e, sugli argomenti, mi sento più ferrata dei giovanissimi. Sarebbe una buona chance. Comunque, è un terno al lotto», ammette. Sulla questione è intervenuto Amedeo Formaggi, sindacalista della Fp Cgil Roma e Lazio: «Nella mia esperienza sindacale, è la prima volta che c'è una partecipazione così scarsa rispetto al numero di domande presentate», ha commentato, escludendo che la scarsa partecipazione sia dovuta ad una qualche forma di disaffezione al posto fisso. Agli orali ammesso chi allo scritto avrà conseguito un punteggio di almeno 7 su 10. Giovedì e venerdì, sarà la volta delle prove per i 7 posti di «Esperto normativa in materia di lavori pubblici e finanza di progetto» e di quelle per i 4 posti di geologo.

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