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La Uil guida la riscossa del pubblico impiego

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LaUil ha presentato ieri nella sala della Piccola Protomoteca una proposta di legge di iniziativa popolare, già depositata alla Cancelleria della Corte di Cassazione, per la riforma della pubblica amministrazione, con l'obiettivo «di modificare i provvedimenti normativi che hanno penalizzato ingiustificatamente i dipendenti pubblici negli ultimi anni». Il segretario generale della Uil Fpl, Giovanni Torluccio, ha sottolineato: «Basta parlare di privilegi, si può piuttosto parlare di punizioni del pubblico impiego, per dieci anni il settore è stato massacrato». Secondo Torluccio, che punta ha raccogliere «150 mila firme» per la proposta di legge, ovvero «il triplo di quanto richiesto», le misure «punitive introdotte dalle varie manovre di finanza pubblica al fine di ridurre la spesa pubblica invece di combattere i notevoli sprechi esistenti nelle amministrazioni, hanno ingessato il trattamento economico delle categorie del pubblico impiego, senza possibilità di recupero, incidendo sul potere di acquisto di milioni di famiglie». La proposta, ha spiegato, «ha un ampio campo di intervento; si va dalla cancellazione della penalizzazione per la malattia alla mobilità della manovra dello scorso agosto, passando per il decreto Brunetta, alla proposta di eliminare i sistemi di valutazione basati su pagelle e fasce di merito subdole e controproducenti. Infine proponiamo la modifica del decreto legge sul congelamento delle retribuzioni e al blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro». All'illustrazione della proposta ha partecipato il segretario della Uil Pa, Benedetto Attili, che ha evidenziato la necessità di «nuove assunzioni tramite la stabilizzazione dei precari». Sulla stessa linea il segretario generale della Uil Rua, Alberto Civica.

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