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E il Pd capitolino entra in fibrillazione

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L'attacco,durissimo, è contro il suo capogruppo Umberto Marroni, il primo curiosamente a gridare alla vittoria di Gasbarra domenica sera, quando lo spoglio doveva praticamente ancora cominciare. «Faccio i miei complimenti e i migliori auguri di buon lavoro a Enrico Gasbarra per il grande risultato ottenuto, che va al di là delle logiche correntizie e delle pessime strategie messe in atto da alcuni esponenti - dice Nanni - in alcune situazioni però qualcuno farebbe bene a tacere, invece preferisce parlare, tentando di spostare l'attenzione su altre questioni per non entrare nel merito dei suoi insuccessi. Così ha cercato di fare il capogruppo capitolino Umberto Marroni, non facendo riferimento alcuno ai risultati delle singole liste alle primarie, vero e proprio fallimento per lui. È davvero strano che il capogruppo capitolino così solerte nel commentare il positivo risultato di Gasbarra si dimentichi di soffermarsi sul negativo risultato della lista "Uniti per Vincere". Lista della quale, è bene ricordarlo, Marroni ne è stato mentore ed azionista di maggioranza. Il risultato ottenuto da questa lista a Roma, poco più del 27% è a dir poco negativo, visto che vantava nel novero dei suoi responsabili oltre al capogruppo capitolino, anche quello regionale, il segretario romano e il presidente del Partito di Roma, oltre a decine tra consiglieri comunali, municipali. È chiaro a tutti che una lista così sovraesposta avrebbe dovuto ottenere almeno il doppio dei consensi. È inconfutabile che il risultato di questa lista è innanzitutto un giudizio severo ed inequivocabile nei confronti del capogruppo capitolino. Queste primarie però devono servire da lezione non solo a lui ma anche al gruppo dirigente romano, ampiamente schierato in quella lista, ed è inevitabile oltre che auspicabile - conclude Nanni - che ora su questa vicenda si apra una discussione all'interno del Pd di Roma». Chiusa una faticosissima partita rischia ora di aprirsene un'altra molto più pericolosa. Quella che punta sulla testa del segretario romano e che spacca il gruppo in Campidoglio, dove la resa dei conti è più vicina che mai. Sus. Nov.

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