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Scatenato sulla ruspa: in pezzi 4 auto dei vigili

Roma, scatenato sulla ruspa: in pezzi 4 auto dei vigili

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Come un cavaliere medioevale, ha infilato l'elmo in testa, è salito in groppa al suo destriero ed è partito all'attacco. Solo che lui non è un membro della Tavola Rotonda ma un imprenditore edile che occupava abusivamente un terreno, il cavallo un mini-cingolato «bobcat» e i «nemici» una quindicina di vigili urbani impegnati in un'operazione di sgombero. Bilancio della pugna: quattro auto della Muncipale semidistrutte, un furgone e un camion seriamente danneggiati. Sì, perché l'uomo si è scagliato con il piccolo escavatore contro le vetture della polizia, l'ha inforcate, gli ha scaricato sul tettuccio pesanti lastre di cemento armato e una l'ha perfino spinta in fondo a un burrone. Tutto è cominciato alle 6,40 in via Trafusa, a Mezzocammino. Gli uomini del Gruppo sicurezza pubblica diretti da Antonio Di Maggio e quelli del XII Gruppo hanno raggiunto il terreno di proprietà del Campidoglio e affidato al Municipio, che da tempo era occupato abusivamente da tre-quattro enormi container e da materiale edile del costruttore cinquantasettenne. Occupazione che impediva l'apertura di un asilo nido. L'uomo, che abita con la famiglia in una villetta adiacente al terreno, non ha protestato, non ha dato in escandescenze alla vista degli agenti. Ha indossato un casco da motociclista, è salito sulla sua ruspa «mignon», ha abbassato la visiera ed è partito all'assalto. «Vi ammazzo tutti, faccio una strage!», urlava. Prima ha scaraventato i lastroni di cemento su un'auto della Municipale, poi ne ha inforcata una seconda, ne ha speronate altre due e ha danneggiato due mezzi della ditta intervenuta con i vigili. Gli agenti hanno provato a bloccarlo con lo spray al peperoncino. Invano. Per fermarlo sono intervenuti due escavatori «regolari», che l'hanno stretto in angolo e gli hanno dato scacco matto. Il costruttore-distruttore è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti. Oggi il processo per direttissima.

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