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Superdonne in Giunta con l'ordinanza "rosa"

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Gianni Alemanno con Sveva Belviso e Rosella Sensi

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«Super deleghe» alle due donne della giunta Alemanno per evitare, il 25 gennaio, un altro azzeramento del governo capitolino da parte dei giudici amministrativi che proprio martedì prossimo si dovranno pronunciare sul secondo ricorso sulle quote rosa. Sostanzialmente alla Belviso, già vicesindaco viene affidata anche la sicurezza, mentre a Rosella Sensi, tra l'altro, la delicatissima delega del nuovo assetto istituzionale di Roma Capitale. Una mossa "tecnica" quella del sindaco che tiene fede alla prima sentenza del Tar, quella del luglio scorso che azzerò la giunta che contava la sola presenza della Belviso. In quelle motivazioni infatti i giudici sottolineavano che il "giusto equilibrio di genere" previsto dallo statuto del Comune di Roma per tutte le strutture di governo (dalla giunta ai Cda delle aziende) si sarebbe raggiunto non solo nel numero ma anche nelle funzioni attribuite. Per questo la nomina di Sveva Belviso a vice sindaco sembrava aver risolto il problema. Che invece si è ripresentato con il secondo ricorso, sempre promosso dalle consigliere capitoline del Pd, Monica Cirinnà e di Sel, Maria Gemma Azuni. Ora, a una settimana dalla sentenza che potrebbe nuovamente costringere il primo cittadino a rivedere i suoi assessori in "rosa", in Campidoglio si è agito di anticipo. Azzerata e subito rinominata la giunta non cambia nomi e, di fatto, anche le deleghe restano sostanzialmente invariate. Nel dettaglio: al vicesindaco Belviso, ferme restando le deleghe a Giorgio Ciardi (che non avrebbe ben gradito), è stato affidato il coordinamento generale degli interventi in materia di politiche sociali e della sicurezza. La Belviso continuerà ovviamente ad occuparsi della promozione della salute, l'attuazione del Piano nomadi, il miglioramento della sicurezza dei lavoratori, i rapporti con il garante dei detenuti. Per quanto riguarda l'assessore Rosella Sensi, oltre alle deleghe già conferite, come comunicazione e diritti dei cittadini, promozione della candidatura olimpica, promozione e coordinamento grandi eventi e moda, progetto Millenium, si affidano anche le deleghe per il nuovo assetto istituzionale di Roma Capitale, le relazioni internazionali e verifica degli indirizzi gestionali dell'agenzia per lo sviluppo territoriale. L'obiettivo dell'ordinanza: «È quello di dimostrare quanto la componente femminile sia presente nel nostro esecutivo - dice Alemanno -. Ci auguriamo che porti anche alla disponibilità a ritirare il ricorso da parte di chi lo ha presentato». Difficile il ritiro del ricorso, così come prevedere l'esito della sentenza del Tar. Facile invece sollevare perplessità non tanto nel metodo, visto che il sindaco dispone di ampia discrezionalità nella scelta della sua governo (discrezionalità che andrebbe rispettata politicamente e giuridicamente), quanto nel merito. La Belviso viene caricata al limite umano, mentre la delega al nuovo assetto di Roma Capitale alla Sensi solleva più di un dubbio. Non per le capacità dell'ex presidente della As Roma ma per il momento decisivo in cui si trova l'iter della riforma, che proprio oggi va in dibattito alla bicamerale.

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