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Il «caso Astral» arriva in Senato

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Ilfuturo dell'Astral, l'azienda regionale che si occupa della manutenzione stradale, è appeso a un filo più che mai. La ricapitalizzazione (di circa 4 milioni di euro) sarebbe dovuta avvenire lunedì scorso e invece si è preferito tenere aperta l'assemblea dei soci fino al 29 dicembre. A intervenire ieri il deputato e vicecoordinatore della Consulta trasporti Pdl, Francesco Aracri: «Senza ricapitalizzazione e approvazione del bilancio a rischiare sarebbero le nostre strade e così rischieranno i cittadini. Il destino dei dipendenti non va mai trascurato, a maggior ragione in questa fase di estrema crisi e stagnazione, dove occorre agire con estrema velocità e con senso di responsabilità secondo il compito della buona politica: pensare a risolvere i problemi». Ma il «caso Astral» va oltre e arriva a Palazzo Madama, dove una nota congiunta e bipartisan di senatori lancia un appello. «L'attuale situazione economica, oltre a quella ereditata, impongono una chiara presa di posizione a garanzia della professionalità dell'Astral che, per le sue competenze è un insostituibile strumento tecnico della Regione», sottolineano i senatori Gramazio, D'Ubaldo, Milana, De Angelis, Ciarrapico, De Lillo, Allegrini. Il commento dell'assessore Malcotti non si fa più attendere: «La crisi dell'azienda non è stata provocata da questa giunta: basta ricordare che Astral attende trasferimenti di risorse risalenti al 2005. Stiamo facendo tutto il possibile. L'assemblea del 29 dicembre sarà il luogo in cui la Regione, azionista unico di Astral, darà le sue indicazioni».

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