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Salta la ricapitalizzazione Astral rischia il fallimento

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Alla Pisana continua la battaglia sul bilancio

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Soprattuttodopo il blitz notturno in commissione su vitalizi e indennità, ai quali si cerca ora di porre rimedio attraverso emendamenti di maggioranza e opposizione. Ma che in una situazione già così complessa ci si mettesse anche la sorte assai dubbia dell'Astral francamente in pochi ci avrebbero scommesso. La ricapitalizzazione dell'azienda che si occupa della manutenzione stradale della regione sarebbe dovuta avvenire lunedì. E sarebbero bastati circa 4 milioni di euro per far tirare il fiato almeno per Natale. Nulla è avvenuto. Il rischio che l'Astral, fino a poco tempo fa fiore all'occhiello della Regione, vada fallita è ora più concreto che mai. Anche se l'assemblea dei soci è rimasta "aperta" fino al 29 dicembre. La preoccupazione emersa dalla nota congiunta delle organizzazioni sindacali è stata colta soltanto dal Pd, con il consigliere regionale Carlo Lucherini che allarga il discorso proprio alla mancanza di investimenti e sviluppo all'interno della finanziaria regionale; dal consigliere regionale dell'Udc Pietro Sbardella: «Siamo in attesa di un possibile ragionamento strategico sulle varie società regionali, ma è pur vero che, non risultando decisioni in merito alla chiusura di Astral, è ipotizzabile una ricapitalizzazione che tenga conto delle strettissime maglie in cui si muove il bilancio regionale. Esprimo intanto tutta la mia solidarietà ai dipendenti Astral». Mentre il Pdl regionale tace (parlano solo i capitolini Gramazio e Guidi dicendosi certi che «la Polverini rilancerà l'azienda», l'unico a sperare davvero è il neo presidente Astral, Tommaso Luzzi: «Alle naturali preoccupazioni evidenziate dai lavoratori, il nuovo vertice di Astral sta rispondendo con impegno intenso e costante per assicurare alla società operatività e rinnovata funzionalità. Comprendo i dubbi dei sindacati sul futuro di Astral, ma invito tutti ad avere fiducia nel nostro lavoro e nella coerenza della presidente Polverini e della sua giunta rche sono ben consapevoli della importanza strategica di questa azienda». L'opposizione alla Pisana, intanto, annuncia una "contro manovra". I capigruppo Pd, IdV, Sel, Fds, Verdi, Radicali e Api, dopo aver sottolineato che su 560 emendamenti, 290 sono della stessa maggioranza, propongono in 20 punti, tra l'altro: abolizione dell'aliquota Irpef per cassintegrati e per chi ha un reddito Isee sotto i 20 mila euro; 50 milioni per le politiche sociali.

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