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Cortei, rifiuti e open bus A decidere sono i giudici

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Itempi però sono cambiati e ultimamente ordinanze o delibere sembrano dover avere l'approvazione del tribunale amministrativo del Lazio per sedare la polemica politica. Così ieri i giudici si sono espressi su cortei, open bus e malagrotta. Tre tematiche assai complesse. per quanto riguarda i cortei, il ricorso presentato dalla Cgil contro l'ordinanza del sindaco Alemanno che ne vieta lo svolgimento nel territorio del I Municipio fino al 31 dicembre è stato rigettato. Per questo il Pdl capitolino grida alla vittoria, mentre le opposizioni e i sindacati incassano in silenzio. Stessa musica per il bando pubblico per l'affidamento del serivzio degli Open bus. A darne notizia è soltanto il consigliere capitolino, Pierluigi Fioretti. «Le sentenze con le quali il Tar ha respinto i ricorsi che chiedevano la sospensiva del bando pubblico per gli Open Bus non fanno che confermare che la strada intrapresa dall'amministrazione capitolina è quella giusta. Ciò che era stato avallato dagli uffici tecnici e amministrativi e dall'Avvocatura di Roma Capitale ha trovato un'importante conferma nel pronunciamento del Tar. Ci auguriamo che coloro che avevano sollevato dubbi sulla regolarità del provvedimento se ne facciano una ragione e, qualora continuassero ad avere perplessità, si rivolgano all'assessore Aurigemma, il quale, come sempre, sarà estremamente disponibile a procedere alle delucidazioni del caso». E invece tutto tace.Più complessa invece la questione relativa al piano rifiuti e a Malagrotta. I giudici in questo caso hanno chiesto entro 30 giorni di depositare tutti i provvedimenti emessi in relazione all'emergenza rifiuti nella Provincia di Roma conseguente alla imminente chiusura della discarica di Malagrotta. L'udienza per la discussione dei sei ricorsi con cui il wwf, il Fai, il comune di Riano, i comitati «rifiuti zero» di Riano e Corcolle, altri comitati di cittadini e diverse aziende agricole, chiedono di sospendere gli atti con cui sono state individuati i siti di Riano e Corcolle per le discariche provvisorie, è fissata per il 25 gennaio. Le discussioni in tribunale e le decisioni dei giudici, ovviamente, sono nel merito giuridico dei provvedimenti ma confermano comunque una sconfitta della politica, sempre più incapace di trovare soluzioni definitive alle esigenze dei cittadini con il rischio sempre più concreto che a decidere siano sempre più spesso i giudici e non le votazioni degli eletti. S.N.

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