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Scoperti i furbetti degli affitti in nero

finanza

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Giro di vite sugli affitti in nero. Un male diffuso a Roma, città universitaria. Le vittime prescelte soprattutto studenti. I"carnefici" non-professionisti, impiegati in pensione o prossimi a lasciare il posto di lavoro per raggiunta anzianità, legittimi proprietari di tre-quattro immobili, in particolare nelle zone di Termini, San Lorenzo e piazzale delle Province. Ai giovani inquilini affittavano le stanze al costo medio mensile di 300-500 euro. La scoperta è stata fatta dalla Guardia di finanza capitolina andando a vedere i primi nove mesi dell'anno. Inumeri: circa 500 proprietari passati al setaccio dei quali quasi il 75 per cento irregolari. In pratica, non avevano registrato il contratto di locazione e incassavano il mensile senza pagarci un euro di tasse. Una bella rendita nascosta al fisco che in nove mesi ha toccato i tre milioni. I militari del colonnello Davide Cardia hanno messo insieme i dati dell'anagrafe tributaria, le denunce dei vicini di casa che hanno segnalato strani movimenti nel proprio condominio e sono andati a verificare le singole situazioni dei proprietari: il 60 per cento a Roma, gli altri nell'hinterland. E hanno fatto la scoperta. Colti in castagna, i titolari degli immobili hanno sciorinato le solite scuse:«Guardi, quel ragazzo è un mio ospite». Opppure:«È un amico di famiglia». I casi singolari: cinque ragazzi in un appartamento (con stanze affittate a 300 euro mensili), e il cinese proprietario di un appartamento in zona Termini che si è subito adeguato al vizio italiano di evadere. Le multe che i "furbetti" dovranno pagare sono salate. La registrazione del contratto, che oscilla tra il 2-3 per cento dell'importo dell'affitto. E il versamento degli importi incassati. In soldoni, quasi la metà di quello che i proprietari si sono messi in tasca durante i nove mesi. Inoltre, gli importi non dichiarati sono stati proposti all'Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione ai fini delle imposte sui redditi. L'operazione della Finanza non è la prima dell'anno. Un'altra c'è stata questa estate, a maggio, sul litorale romano in pieno mercato degli affitti per la bella stagione. Le Fiamme gialle di Ostia hanno individuato 26 proprietari di immobili non in regola, scoprendo un'ingente materia imponibile sottratta a tassazione, con la contestazione di violazioni per evasione di imposte sui redditi per oltre 620.000 euro, imposta di registro per oltre 12.000 euro e di violazioni amministrative per l'omessa comunicazione della cessione di fabbricato ai fini di pubblica sicurezza. In totale, dal 1° gennaio 2010, il Comando provinciale della Guardia di finanza ha rilevato canoni di locazione in nero per un importo di quasi otto milioni di euro da parte di circa 700 proprietari di immobili. Le indagini sugli evasori non sono finite. Le segnalazioni che arrivano al 117 della Finanza e i controlli di ruotine eseguiti incrociando i dati tributari dei singoli soggetti consentono uno screening dei vari settori. Ma gli accertamenti sono anche indagine pura, come è stato per gli scontrini fiscali non rilasciati da alcune categorie commerciali e artigianali (dai bar ai parrucchieri). Ciò vuol dire che nessuno può dirsi al riparo dai controlli. Professionisti inclusi: dai medici agli avvocati.

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