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Io, pendolare in balia del fiume di pioggia

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Portebloccate, sedili zuppi e vuoti. Il Frecciarotta (come noi pendolari chiamiamo il treno interregionale) delle 8,43 proveniente da Frascati arriva in orario alla stazione di Ciampino. Ma diluvia a vento, qualcuno ha lasciato i finestrini aperti e i vagoni sono quasi tutti impraticabili. Ci si abbraccia tra sconosciuti pur di non essere sballottolati in corsa. Arriviamo a Termini con qualche minuto di ritardo (avviene un giorno si e l'altro pure) e già mi ritengo fortunata, ma è allora che inizia la via crucis. Intorno è caos. Il sottopassaggio per raggiungere la metropolitana è allagato. Dopo un primo smarrimento e acqua a secchi, qualcuno attraversa i binari per evitare la folla accalcata. Siamo troppi, siamo pendolari e non c'è neanche un ferroviere a vigilare. Il microfono del box informativo davanti la stazione è guasto. Impossibile ricevere qualsiasi istruzione. La gente corre. Piove ovunque: dentro la stazione cadono goccioloni sul bancone del bar, davanti la libreria, nel tunnel. Scendo per prendere il metrò, piove anche nei sotterranei. Le scale mobili non funzionano. In compenso ci sono enormi pozzanghere ovunque. Sono le 9,30. Entrambe le linee sono bloccate. Ci fanno risalire in superficie e la gente comincia ad alzare la voce e manda «a quel paese» chi poteva risparmiarci questo tragitto, avvertendoci già in superficie. Sopra è un lago, marciapiedi impraticabili. Vado a piazza dei Cinquecento per prendere un bus: il primo arriva dopo 50 minuti. Ne circolano col contagocce. La maggior parte delle vetture hanno la scritta «Deposito» o «Fuori servizio». Di navette che sostituiscono la metro non c'è ombra. Nel frattempo, il bus stracolmo riesce a partire. Procede con estrema lentezza fino a piazza Fiume. Il traffico è in tilt, niente vigili. Arrivo a destinazione alle 11. Ma spero nel ritorno che fila liscio fino a Termini. La linea del metrò A è ancora chiusa. Il tratto accessibile è Repubblica, da raggiungere a piedi. Però non ferma fino ad Arco di Travertino, dove fa capolinea. L'ho saputo col passaparola tra pendolari, l'unica cosa positiva della giornata. Roberta Maresci

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