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Alemanno non fa sconti Cortei vietati per un mese

Il sindaco di Roma Alemanno in piazza San Giovanni dopo gli scontri

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Il primo segnale arriva dalla Questura. Gli uffici di via Genova non sarebbero intenzionati a concedere l'autorizzazione per il corteo della Fiom in occasione dello sciopero nazionale del gruppo Fiat indetto il 21 ottobre «per motivi di sicurezza» dopo gli scontri che si sono verificati al corteo degli indignati. Le tutte blu della Cgil dovrebbero avere a disposizione piazza della Repubblica, ma solo per un sit-in. Si garantirebbe così il diritto a manifestare senza gravare troppo sui romani «che hanno pagato un prezzo troppo alto», riferirebbero ambienti della Questura. Qualcosa, insomma, è cambiato. E il Campidoglio, stavolta, non ammette equivoci. I segnali, chiari e forti, sono arrivati nella giornata di ieri, cominciata con la visita del sindaco Alemanno agli agenti ricoverati all'Umberto I. Poi l'annuncio del vice sindaco, Sveva Belviso sulla volontà di Roma Capitale di conferire la cittadinanza onoraria (per i non residenti) e una medaglia in segno di riconoscimento agli uomini e alle donne delle forze dell'ordine, della Polizia municipale, dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa «che con alto senso dello Stato e delle istituzioni, hanno difeso la città con coraggio e professionalità». Poco dopo una nota del Campidoglio annuncia che Alemanno ha firmato un'ordinanza, in qualità di Commissario straordinario per l'emergenza traffico, che vieta per un mese lo svolgimento di cortei nel I Municipio. «In questo territorio - specifica la nota - saranno possibili solo manifestazioni stanziali, da tenersi in piazza Bocca della Verità, piazza Santi Apostoli, piazza della Repubblica, Circo Massimo, piazza Farnese, piazza San Giovanni, piazza del Popolo e le sedi istituzionali, secondo le prescrizioni della Questura di Roma». Nessuno sconto ai violenti da una parte e misure concrete per "difendere" i romani dall'altra. Un segnale lanciato anche dall'Assemblea capitolina che ha contato quattro mozioni di condanna per gli scontri di sabato e diverse proposte, come quella del presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi (Pdl) nella quale si introduce la fideiussione assicurativa obbligatoria per gli organizzatori della manifestazione. Il vice capogruppo Pdl, Giordano Tredicine, ha invece annunciato una proposta di delibera in cui si indicano come siti alternativi Tor Vergata, Fiera di Roma, Tor di Quinto. L'allarme del sindaco, suonato da tre anni ormai sull'esigenza di nuove regole sui cortei in città, sembra essere stato finalmente ascoltato.

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