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Ferrara: a Roma violenza eccessiva e incontrollata

Agenti della polizia scientifica in via Grazioli Lante nel quartiere Prati a Roma. A terra, coperto da un lenzuolo verde, il cadavere di Flavio Simmi, ucciso a colpi d'arma da fuoco

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"Nella società romana c'è una violenza eccessiva e incontrollata, anche per quanto riguarda quella spicciola". L'allarme arriva dal procuratore capo di Roma Giovanni Ferrara intervenuto oggi in un'audizione della commissione Antimafia a Palazzo San Macuto. "Per la grande criminalità organizzata - ha spiegato Ferrara - la città è un luogo di investimento, non di battaglia o di sangue, ma sul territorio agiscono piccole bande criminali molto violente, non so se non inquadrabili nei clan". È forte anche la presenza delle cosiddette mafie straniere "come quella nigeriana e, soprattutto, la cinese egemone nel mercato della contraffazione", spiega il procuratore.   MOVENTI PRIVATI Quanto agli omicidi che nel corso degli ultimi mesi hanno destato allarme tra l'opinione pubblica "solo pochissimi riferibili al narcotraffico, la quasi totalità ha un movente privato di interesse anche se questo naturalmente non ne sminuisce la gravità". Dei 27 omicidi registrati nel 2011 "sei sono ancora da risolvere, per due le indagini sono in dirittura di arrivo", ha aggiunto il procuratore capo. Eterogenea la situazione fuori dalla Capitale. La criminalità organizzata "è presente nelle province di Frosinone e Latina mentre Viterbo, e soprattutto Rieti, possono essere considerate delle isole felici", esenti da infiltrazioni.  

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