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Da ex sequestratore a pusher di cocaina

Il Palazzo di Giustizia a Roma in piazzale Clodio

Sorvegliato speciale e spacciatore di notte

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Dieci anni fa era stato condannato per sequestro di persona: con i complici chiese come riscatto tre miliardi di vecchie lire per la liberazione dell'ostaggio. Dopo un decennio da quella sentenza, si trovava ai domiciliari, era un sorvegliato speciale. Ma sembra che quel duro verdetto del 2001 non aveva fatto cambiare le sue «abitudini» criminali. A 70 anni si è messo a spacciare cocaina nel suo appartamento in via Cassia, a pochi metri dall'ospedale San Pietro. Il pensionato non si aspettava però di essere sotto osservazione delle forze dell'ordine anche di notte. E invece sì, poiché gli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo hanno scoperto che l'ex sequestratore attualmente era un pusher di Roma Nord. Giampiero M. è dunque stato chiuso nel carcere di Regina Coeli in attesa del processo per direttissima che si terrà questa mattina a piazzale Clodio. L'altra notte gli investigatori sono entrati nella sua abitazione dopo aver sorpreso un ragazzo di 23 anni che usciva dal palazzo a distanza di pochi minuti dal suo ingresso nell'edificio. Il giovane ha subito ammesso di aver acquistato un grammo di cocaina per 50 euro dall'anziano. A quel punto è scattata la perquisizione dell'abitazione, dove gli agenti hanno trovato, nel cassetto di un mobile, quindici involucri di cocaina pronti per essere venduti, un bilancino di precisione e diverse banconote da 50 euro nelle tasche dei jeans. L'uomo, sorvegliato speciale, doveva tornare in casa entro le 21, dove doveva rimanere fino alla mattina successiva. Appena varcava la porta della sua abitazione, però, iniziava la sua attività di spacciatore. Un «lavoro» che è stato interrotto dagli agenti che da tempo stanno effettuando controlli a tappeto proprio nei confronti di chi si trova agli arresti domiciliari e di chi è soggetto alla sorveglianza speciale.

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