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Parentopoli Eur spa Rinviate al mittente tutte le «accuse»

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Nonesistono «chiamate dirette» per assumere il personale. Tutto è stato fatto in modo chiaro e trasparente. L'amministratore delegato di Eur Spa, Riccardo Mancini, convoca in poche ore una conferenza stampa per rispondere in modo pubblico a quanto riportato ieri da un quotidiano su presunte assunzioni facili da parte della società chiamando in causa lo stesso Mancini che non ci sta e rimanda le accuse al mittente. Si presenta accanto al presidente di Acea e Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi, anche lui nominato nell'articolo, e chiarisce: «Cominciamo con la Dottoressa Lubich - ex moglie di Pierferdinando Casini ndr -. Sfido chiunque a presentare un curriculum migliore del suo. L'abbiamo scelta perché era la più adatta al ruolo che ricopre». E via poi a passare in rassegna gli altri nomi soffermandosi in particolare su Plinio Malucchi, direttore di Eur Congressi e su Donata Nuzzo, capo del personale, citati entrambi per aver fatto dal 2008 ad oggi, secondo il quotidiano, una carriera molto veloce. «Entrambi – fa sapere Mancini – sono stati assunti dalla precedente dirigenza di Eur Spa». Quanto alle 31 persone assunte in poco più di un anno e mezzo, l'ad replica: «Hanno permesso di far risparmiare alla società qualcosa come 5 milioni di euro e mezzo l'anno, visto che sono state prese per seguire il progetto del nuovo centro congressi di Roma, in precedenza assegnato alla Dress&Sommers che costava circa 6 milioni di euro l'anno». Ma il colpo da novanta lo sferra Cremonesi che si dichiara «indignato». Prende la parola pochi minuti per dire che quanto scritto a proposito di un suo nipote, Alessandro Cremonesi, assunto come geometra all'Eur Spa «è assolutamente falso. Non ho parenti, né conoscenti assunti all'Ente Eur». Poi incalza «quanto al fatto che si scriva testualmente che sono stato imposto da Alemanno per fare il presidente della Camera di Commercio, in questo modo non si offende soltanto me ma l'istituzione Camera e i consiglieri che mi hanno votato». A dare supporto alle parole di Mancini e Cremonesi ci si mettono anche i sindacati. In particolare è l'esponente della Cgil ad andare su tutte le furie: «Se c'è un merito da riconoscere a questo consiglio è quello di aver fatto piazza pulita degli sprechi, altro che parentopoli!».

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