Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Mi sono sparato". Ma è un agguato

Esplora:
Agguato

  • a
  • a
  • a

Ancora spari in strada in pieno giorno. Questa volta nell'agguato è rimasto ferito Alessio Pellegrini, classe '78, residente al Prenestino. Erano da poco passate le 13. L'uomo, colpito alla gamba in via di Monte delle Capre, mentre era a bordo della Seicento bianca di proprietà della ditta per cui lavora, ha continuato a guidare nella speranza di sfuggire ai suoi aggressori. La sua corsa è finita sulla Portuense, all'altezza del civico 594, dove è stato soccorso dai medici del 118 che lui stesso ha contattato da un bar.   Aveva detto di essersi ferito da solo. Sono stati i medici dell'ospedale San Camillo, dove Pellegrini è stato ricoverato, a dire che le sue condizioni di salute non sarebbero gravi e a denunciare il caso alle forze dell'ordine. In un primo tempo il ragazzo aveva infatti asserito di essersi ferito da solo. Versione questa che non ha convinto i sanitari, che hanno quindi allertato il 113. Giunti sulla Portuense, gli uomini del Commissariato di Monteverde hanno potuto constatare la presenza dell'auto abbandonata a margine della carreggiata. Sulla carrozzeria, tracce di sangue e due fori di proiettile: uno sul parabrezza, ad altezza uomo, l'altro sulla portiera lato passeggero. Nessuna traccia dei bossoli. Altamente improbabile quindi la spiegazione avanzata dall'uomo, che davanti ai medici aveva giustificato i colpi di proiettile sulla coscia dicendo di essersi ferito da solo.   Sono quindi partite le indagini. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che Pellegrini sia stato colpito dopo essere uscito da un bar all'angolo tra via Trullo e via di Monte delle Capre, locale poi posto sotto sequestro in attesa che le indagini facciano luce sulla vicenda. L'ipotesi che si fa strada è quella del regolamento di conti. Non si esclude che l'agguato a Pellegrini, già conosciuto alle forze dell'ordine per oltraggio, possa essere legato al mondo della droga. Tanti comunque i punti da chiarire, a partire dagli aggressori. Fino a ieri dal Trullo nessuna testimonianza che potesse aiutare gli agenti a tracciare il loro identikit. «Non abbiamo visto nulla, né sentito spari». In via di Monte delle Capre sembra che nessuno si sia accorto di niente. Stesse dichiarazioni sulla Portuense: "Non abbiamo idea di cosa possa essere successo – spiegano i titolari della ditta di pronto intervento di ascensori e montacarichi per cui Pellegrini lavorava, contattati dagli agenti essendo di loro proprietà l'auto su cui l'uomo viaggiava – Cadiamo dalle nuvole, siamo sconvolti".

Dai blog