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Il ministro Fazio rassicura: "Nessuna emergenza"

Il ministro Ferruccio Fazio

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In Italia non esiste alcuna emergenza tubercolosi. La rassicurazione arriva dal ministro della Salute Ferruccio Fazio durante il question time alla Camera sul caso dell'infermiera del Policlinico Gemelli malata di Tbc. «Non esiste una emergenza per la Tbc in Italia e i bambini coinvolti grazie alla profilassi non avranno conseguenze», dice Fazio, che spiega: «In Italia l'incidenza della malattia è stata nel 2009 di 7 casi per 100 mila residenti, 4.200 casi in totale, sotto il valore che indica i Paesi a bassa prevalenza e questo dato è stabile da molti anni. Ritengo di potere veramente rassicurare i genitori sul fatto che i bambini coinvolti e già sottoposti a profilassi non avranno conseguenze e questo è forse l'aspetto principale da sottolineare». I bambini complessivamente coinvolti nell'indagine sul caso Tbc del Gemelli, secondo i numeri riportati da Fazio a Montecitorio, sono 1.708 e ad oggi ne sono stati contattati il 95% (1.621). Dei 1.415 già sottoposti al test ne sono risultati positivi 122 (l'8,6%) «sotto l'indice di bassa incidenza della Tbc nei Paesi sviluppati». Tutti i bambini positivi al test del quantiferon sono stati sottoposti ai test della «tubercolina con matoux» e all'analisi del torace ed entrambi i test sono risultati negativi. L'unica bambina malata di tuberolosi nata a marzo e ricoverata il 18 luglio al Bambino Gesù è stata dimessa martedì, ma è ancora in corso di valutazione un'eventuale correlazione con l'episodio dell'infermiera. Il caso del Gemelli, secondo quanto detto da Fazio, resta in ogni caso un evento rarissimo: in letteratura, spiega il ministro, ne sono stati descritti solo tre simili (uno negli Usa nel 2003 con 613 pazienti coinvolti, uno in Canada nel 2004 con soli due pazienti e uno in Giappone nel 2006 con 100 pazienti). Il giudizio complessivo di Fazio su come è stata affrontata l'emergenza è positivo: «prontezza e competenza» le parole usate alla Camera dal ministro che per il futuro annuncia la predisposizione di un nuovo documento d'indirizzo che riguarda le strutture sanitarie, compreso il settore della neonatologia. In ogni caso le norme per i controlli - precisa Fazio - ci sono già, «circolari e linee guida. Non c'è da inventarsi niente». Sempre ieri presso il ministero della Salute si è svolto l'incontro tra l'Unità di coordinamento per la sorveglianza sulla tubercolosi, istituita dalla Regione Lazio, e il ministro Fazio. Era presente anche la governatrice Renata Polverini. Nel corso della riunione sono state illustrate al ministro le risultanze delle attività svolte dall'Unità di coordinamento. Intanto è ancora bagarre tra maggioranza e opposizione. Giulia Rodano, consigliere regionale Idv, accusa la Regione di «reticenza sconcertante», mentre il capogruppo dell'Api alla Pisana Mario Mei si chiede «come mai ancora non viene convocata la commissione Sanità». Dan. Dim.

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