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Assalto dei minori stranieri al comando Trastevere

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.Nello stesso giorno in cui Roma Capitale apre il tavolo per chiedere «una legge che imponga ai Comuni l'assorbimento dei minori stranieri non accompagnati su tutto il territorio nazionale in base alla popolazione». A darne notizia è il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso che ieri ha detto anche che i soldi spesi per l'emergenza Nord Africa (Ena) tornano a casa. «Il governo restituirà i 3 milioni di euro spesi finora» ha detto Belviso, dopo la riunione in Assessorato su una doppia emergenza: «la massiccia presenza nella capitale dei minori stranieri non accompagnati». Cui si aggiunge «l'emergenza nordafrica». Al tavolo Ministero dell'Interno; Lavoro e Politiche sociali; Natale Forlani, soggetto attuatore dell'Emergenza nordafrica, il rappresentante Sprar (sistema protezonerichiedenti asilo e rifugiati), i rappresentati di Anci, Regione, Prefettura, Questura e il vicecomandante del Corpo della Polizia Municipale Donatella Scafati. Perché i terminali di questa emergenza sono «i vigili urbani» aveva denunciato nella mattinata il presidente Ospol Luigi Marucci, nel rendere noto l'assalto al comando di viale Trastevere. I centri di accoglienza romani sono saturi. E «ai vigili urbani - ha detto Marucci - toccano estenuanti trasferte di 4-500 chilometri, a bordo delle piccole auto di servizio, impiegate per il trasferimento dei ragazzini in centri che danno la disponibilità fuori regione». L'sos è confermato dall'assessore. «A Roma si è passati dai 600 minori al giorno a circa 800, 340 sono fuori territorio ma in carico all'amministrazione - spiega Belviso - le 100 strutture convenzionate romane sono piene e siamo costretti a bussare fuori regione». E bisogna fare i conti anche con chi dice di non avere 18 anni, ma minorenne non lo è da un pezzo. Anche i quarantenni ci provano. Come conferma lo screening finanziato dalla Regione sulla Tbc all'Umberto I da marzo ad aprile che ha rilevato che tra gli arrivati «il 40% non erano minorenni». I test hanno scovato anche «persone con la prostata ingrossata». I vigili urbani fanno i conti anche con gli accertamenti anagrafici. E nell'attesa dei risultati «i comandi si trasformano in hotel» dice Marucci. Per «alleggerire il circuito» Belviso vuole «un punto unico di accesso con una bassa soglia» per accertare l'età e trasferire gli adulti nel circuito dedicato.

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