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Aumentano le denunce, soprattutto per i cosiddetti reati predatori

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Che,in parole povere, sono rapine e furti. Ma aumentano anche i relativi arresti e, soprattutto, cosa che sorprende considerati i tagli subìti, cresce il numero di «volanti» in circolazione. Un deterrente fondamentale per prevenire l'escalation della microcriminalità in tempi di crisi. Sono gli elementi forniti ieri mattina dal questore Francesco Tagliente al vicesindaco Sveva Belviso, in visita negli uffici di San Vitale. Cominciamo proprio dalle «pantere» della polizia. In 12 mesi la razionalizzazione delle risorse ha permesso di incrementare l'attività delle auto dei commissariati dell'8,22% e di quelle del Reparto Volanti del 20,44. Se i furti sono saliti del 9,57% e le rapine del 15,62, la percentuale delle persone finite in manette per questi reati è lievitata del 17,36 e del 19,65%, mentre in generale del 2,42%. In crescita del 6,29% anche il numero di arresti per ricettazione, «sfogo» fisiologico dei reati predatori. E ancora: il contrasto all'immigrazione clandestina ha visto l'incremento del 36,05% dei provvedimenti d'espulsione, mentre gli arresti e le denunce per rapine e furti commessi da stranieri sono saliti rispettivamente dal 48% al 54,73 e dal 65,72% al 71,40. Da non sottovalutare, infine, i controlli di polizia amministrativa, cresciuti del 55,91% con un balzo del 100% delle sospensioni delle licenze. Ma torniamo al vicesindaco «itinerante». In realtà l'assessore alle Politiche Sociali la sua «giornata» l'aveva cominciata di notte, partecipando a un «pattuglione antiprostituzione» che ha portato a 11 denunce. Passate al setaccio Via Salaria, via Prenestina e viale Palmiro Togliatti. Un'occasione per Belviso di osservare da vicino il lavoro delle forze dell'ordine e di poter parlare, da donna a donna, con le giovani vittime del racket. «Le loro - ha spiegato - sono storie tristi in partenza». Vicende di schiavitù, di sevizie, di viaggi forzati in Paesi lontani dalla madrepatria. Costrette al marciapiede e private di ogni dignità. Come una romena di 29 anni, connazionale del 90% delle prostitute capitoline. «Mi ha raccontato - ha detto il vicesindaco - di aver iniziato questo lavoro a 18 anni, era stata presa dal popolo rom in patria e poi portata in Spagna, dove è stata schiavizzata, legata e obbligata a prostituirsi. Poi è ritornata a casa ma in seguito si è trasferita in Italia. Qui la ragazza sostiene che nessuno la obbliga più a prostituirsi. Mi ha detto che, dal momento che ormai la sua intimità e la sua dignità sono state violate, oggi sfrutta ciò che le è accaduto». Il vicesindaco ha annunciato che ha accolto la proposta del Questore di distribuire un opuscolo tra i turisti che alloggiano negli hotel con consigli e accorgimenti contro i reati di cui potrebbero essere vittime. E ha aggiunto che il Campidoglio organizzerà presto una campagna di sensibilizzazione contro l'evasione fiscale.

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