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Agente pestato dopo l'ultimo omicidio

Un momento della manifestazione a Torrevecchia dopo l'omicidio Colaneri

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Prima l'omicidio di Simone Colaneri, poi una bottiglia incendiaria nel parcheggio della sede dei vigili urbani. Infine, ieri, un gruppo di residenti che circondano un'auto della polizia e aggrediscono un poliziotto. Tutto in tre giorni, il teatro sempre lo stesso: Primavalle. Ieri sera il Pd aveva organizzato una fiaccolata per le strade del quartiere, da piazza Clemente XI, non lontano dal luogo dell'omicidio, fino a piazza Alfonso Capecelato. Poche ore prima l'agente era stato preso a calci e pugni a poca distanza. A denunciare l'aggressione è stato il sindacato Uil della polizia. Il segretario provinciale di Roma, Corrado Tiralongo, ha raccontato una scena da Chicago anni '20: l'autoradio Primavalle è stata circondata dai residenti e un agente è stato scaraventato per terra e sommerso di botte. L'agente è stato medicato in ospedale e dimesso con dieci giorni di prognosi. I trecento carabinieri e i sessanta agenti annunciati martedì dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano devono arrivare al più presto. Altrimenti la situazione rischia di sfuggire di mano. La Uil punta il dito contro la carenza di uomini: «Pochi poliziotti in una zona come quella significa poca sicurezza per chi ci vive e per chi fa il nostro mestiere. La sicurezza a Primavalle sta precipitando: la carenza di organico impedisce al commissariato di assolvere in modo sufficiente ai suoi compiti di prevenzione e repressione dei crimini. Facciamo grossi sacrifici per garantire l'autoradio sul territorio, ma spesso non bastano, come nel caso dell'agguato di mercoledì in via Pietro Bembo». Già, perché, mercoledì Simone Colaneri, 30 anni, detto «er Teppista» è stato ucciso da due killer in moto che lo hanno ferito a morte con cinque colpi di pistola. Il sindaco Alemanno subito dopo ha chiesto il massimo sforzo a tutte le forze dello Stato per garantire la sicurezza. Sono passati tre giorni e il bisogno di sicurezza cresce. Il capogruppo dell'Udc in Consiglio comunale Alessandro Onorato non è andato per il sottile: «È una vera vergogna, non si possono abbandonare gli agenti in balìa di una criminalità organizzata sempre più radicata nella Capitale. Il governo passi ai fatti: meno scorte, più agenti, macchine e risorse».

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