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Rifiuti e nomine al palo Ora spunta il nodo Udc

Regione Lazio

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Con la nomina del prefetto Giuseppe Pecoraro a commissario straordinario per Malagrotta, il sindaco Alemanno e la presidente Polverini si sono tolti un bel peso dallo stomaco. Spetterà infatti a lui indicare il sito alternativo alla discarica capitolina. Un passaggio strategico che influisce sul Piano rifiuti della Regione, sul rinnovo dei vertici dell'Ama e nel solito sudoku delle nomine delle aziende regionali. Una riunione nel primo pomeriggio tra il sindaco Alemanno, l'assessore all'Ambiente Marco Visconti e l'amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi avrebbe affrontato, tra l'altro, anche il delicato tema della successione. Bocche cucite ma non è da escludere un ulteriore slittamento della data fissata dall'assemblea dei soci del 3 agosto per la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda capitolina nel quale un posto dovrebbe essere riservato all'Udc. Una coincidenza curiosa nel giorno in cui la commissione regionale all'Ambiente presieduta da Roberto Carlino ha annunciato il rinvio a settembre del delicato Piano rifiuti. La quadra non c'è. Infatti a chiedere il rinvio al 20 settembre sarebbe stato lo stesso assessore, il quale tra l'altro avrebbe confermato in commissione che il sito di Fiumicino «è stato considerato preferibilmente idoneo e sarà pronto tra non meno di tre anni». Ma se la pausa estiva servirà almeno a tranquillizzare gli animi sulla delicata vicenda dei rifiuti, sono invece giorni di fuoco per le agognate nomine dei vertici delle aziende regionali. Il Pdl avrebbe infatti trovato l'accordo con la governatrice: Tommaso Luzzi all'Astral, Adriano Palozzi al Cotral e De Lillo all'Asp, anche se su quest'ultimo mancherebbe ancora il via libera della Polverini. Il tavolo delle trattative però è fermo. Il motivo? I dissapori interni all'Udc. Il partito che appare ancora spaccato tra l'anima di centrodestra e quella di centrosinistra non avrebbe ancora fornito le proprie «desiderata». Uno stop che rischia di far slittare, ancora, il tutto a dopo l'estate. Già, quando si affileranno le armi per il piano rifiuti.

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