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Sisma in provincia. Trema la Capitale

L'epicentro del terremoto

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 20,13 in provincia di Roma. La zona dell'epicentro, secondo quanto ha accertato la Protezione civile, è nei comuni di Castelnuovo di Porto, Magliano Romano e Morlupo. A Sacrofano la scossa ha danneggiato la chiesa di San Biagio. «All'interno sono caduti calcinacci - spiega il sindaco Valter Casagrande - all'esterno invece sono caduti i due spuntoni laterali. Non ci sono stati feriti». Per i romani solo tanta impressione, anche alla luce della falsa profezia di Bendandi lanciata on line secondo cui un terremoto fortissimo avrebbe dovuto distruggere la Capitale lo scorso 11 maggio, quando non accadde nulla. Il terremoto c'è stato invece ieri, due mesi dopo. Una scossa a 35 chilometri a nord della Capitale che ha fatto paura soprattutto nei centri più vicini all'epicentro dove la gente si è raccolta nelle piazze. «Centinaia le telefonate giunte alla Sala operativa di Porta Metronia, soprattutto dalla zona nord della città», ha detto Tommaso Profeta, direttore della Protezione civile del Campidoglio. «Ogni giorno registriamo decine di eventi sismici simili. La scossa è stata piccola e resta piccola. Potranno verificarsene altre, ma la zona di Roma non è mai stata interessata da un grande sisma», ha spiegato il direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica, Enzo Boschi. La governatrice Renata Polverini segue personalmente l'evolversi della situazione: «Le squadre della Protezione civile sono allertate per garantire tutto il supporto e le attività che dovessero rendersi necessarie». Nel 2002 ci fu un'altra scossa avvertita nella stessa zona a nord della Capitale.

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