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Giovane pregiudicato freddato con un colpo di pistola al petto

Via Baffigo a Ostia dove è avvenuto l'omicidio (Foto Gmt)

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OSTIA Un solo colpo di pistola al petto e per Marco Salera, ventiseienne pluiripregiudicato per reati di droga e sottoposto a sorveglianza speciale, residente a Ostia in piazza Lorenzo Gasparri, non c'è stato nulla da fare. La giovane vita si è spezzata in uno stabile di via Domenico Baffigo 45, una parallela del lungomare lidense, in un sabato pomeriggio estivo affollato di residenti e turisti. Erano circa le 17.50 quando, al primo piano dell'edificio, qualcuno ha bussato alla porta dell'abitazione della fidanzata nella quale si trovava al momento il giovane. Pochi istanti e si è consumato l'omicidio. Gli altri condomini hanno dichiarato alle forze dell'ordine di non aver sentito nulla e, secondo i carabinieri intervenuti prontamente sul posto, non ci sarebbero al momento testimoni oculari. Il corpo esanime della vittima, che dopo le prime indiscrezioni sembrava fosse stato rinvenuto da un vicino di casa, è stato in realtà ritrovato sul pianerottolo dalla fidanzata al momento del suo rientro a casa. A fianco del cadavere, un coltello da cucina che gli investigatori ancora non hanno stabilito se appartenesse alla vittima o al suo carnefice. Una circostanza, quest'ultima, che in un primo tempo aveva fatto pensare a un accoltellamento. Ipotesi poi scartata dagli inquirenti. Probabilmente, la vittima ha cercato di usare il coltello per difendersi dal killer, che non gli ha lasciato scampo. Ad avvalorare la tesi dell'uccisione per colpo di arma da fuoco anche il fatto che non risulterebbero segni evidenti di una colluttazione precedente l'evento delittuoso. La notizia dell'omicidio si è divulgata in pochi minuti e centinaia di persone hanno invaso via Domenico Baffigo. Sul posto è accorsa anche la sorella della vittima che, in lacrime, non riusciva a capacitarsi dell'accaduto. Sette le gazzelle dei carabinieri e due le moto della polizia municipale sopraggiunte per garantire l'ordine e vietare l'ingresso all'interno dello stabile. Anche perché nel tardo pomeriggio, mentre gli inquirenti erano ancora all'interno della palazzina insieme al medico legale si sono verificati momenti di tensione tra le persone presenti nell'area. La calma è tornata quasi subito. Solo in tarda serata la situazione è tornata pian piano alla normalità e la strada, mai comunque chiusa al traffico, è stata liberata dalle molte auto in sosta. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Ostia. I militari hanno interrogato per tutta la notte numerose persone. Hanno ascoltato innanzitutto alcuni condomini che abitano nello stabile in cui è avvenuto il delitto e che potrebbero aver sentito qualcosa: dei rumori, un alterco, una colluttazione tra il pregiudicato e chi l'ha ucciso, prima dello sparo. Anche la fidanzata del ragazzo potrebbe fornire elementi utili alle indagini. La pista privilegiata è al momento quella legata all'ambiente dello spaccio di stupefacenti, visti i precedenti di Salera.

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