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Segatura sui calzini di Simonetta Qualcuno ha pulito l'ufficio Aiag

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Lorivela il settimanale «Oggi» nell'anticipazione del libro «Al di là di ogni ragionevole dubbio», edito da Aliberti e scritto dalla giornalista Raffaella Fanelli e da Roberta Milletarì, moglie di Raniero Busco, condannato in primo grado per l'omicidio dell'ex fidanzata. Il dettaglio, contenuto nella perizia della Procura ma sfuggito a tutte le parti processuali, potrebbe smentire l'intera l'ipotesi accusatoria sulla dinamica dell'omicidio. Per spiegare l'assenza di sangue attorno al cadavere della Cesaroni fu, infatti, sostenuto che il corpo fece da «otre», riassorbendo il proprio sangue. Al contrario la segatura, che non risulta fosse presente negli uffici dove fu uccisa la ragazza, presuppone un'opera di pulizia. Nel libro emerge anche un altro particolare importante: si tratta del foglio, in originale, delle presenze in Alitalia di Raniero Busco. Il dettaglio smentirebbe, sostiene il settimanale, la ricostruzione fornita dai giudici secondo i quali Busco incontrò Simonetta Cesaroni il 7 agosto, data del delitto, perché il giorno successivo sarebbe dovuto partire per la Sardegna. In realtà il foglio presenze registra come le ferie dell'ex fidanzato di Simonetta cominciarono solo il giorno 17 agosto. Infine, nel libro si riportano anche alcune lettere di Luciano Porcari, uomo vicino ai servizi segreti, che ha dichiarato di aver avuto contatti con un ufficio dei servizi con base nella scala B della palazzina di via Poma. La difesa di Busco chiederà in Appello di sentire Porcari.

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