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Quizzone bocciato: facile ma inutile

Scuola

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All'insegna dell'arbitrarietà. Resta il tratto più peculiare della terza prova scritta di maturità, il famigerato quizzone, che anche quest'anno ha fatto tremare i polsi agli studenti romani. Nella maggior parte degli istituti non è stato possibile sapere in anteprima le materie oggetto delle domande. E neanche le modalità sono state rese note prima di ieri mattina: dodici domande per quattro materie (con risposte non più lunghe di sette righe) quattro domande, una per materia (quindici, venti righe). Tempo massimo: due ore. E sette professori a controllare che non si verificassero «irregolarità». Ma siccome i maturandi ne sanno una più del diavolo un'alta percentuale di habitué di Studenti.it è rimasto «a contatto» attraverso Facebook e Twitter chiedendo lumi alla redazione. Insomma cellulari di riserva «accesi» (come è successo con la seconda prova scritta) in barba ai controlli. Basterebbe questo a mettere in dubbio l'utilità della terza prova. Sofia, maturanda del liceo classico Massimo, è invevce più drastica: «Mi sembra davvero inutile, le domande erano le classiche da esame orale. Il problema era proprio quello di sintetizzare le risposte in sette righe». Anche per te, materie a sorpresa? «Certo! Dodici quesiti su scienze, filosofia, matematica e inglese». Come è andata? «Ero terrorizzata alla vigilia ma poi l'esame s'è rivelato facile. Con domande sui movimenti della Terra, il sismografo del terremoto, i meccanismi dell'inquinamento atmosferico in scienza. Oppure in filosfia sull'apollineo e il dionisiaco di Nietschze, gli stadi della vita secondo Kierkegaard, il tempo della coscienza di Bergson ecc». Tutti argomenti affrontati durante l'anno? «Già! Visto che c'è l'orale che senso ha questa prova scritta?» Quesiti facili anche per Sergio, liceo classico Aristotele: «Quattro domande, una per ciascuna materia, in filosofia, storia dell'arte, fisica e scienze. Per quella di filosofia sul concetto di storia in Hegel, Marx e Nietschze venti righe non bastavano proprio. E francamente la domanda di storia dell'arte, fatta da un commissario esterno, non l'ho capita». Luigi del Socrate era preoccupato per la domanda su geografia astronomica: «C'eravamo raccomandati. Non fatela uscire perché non abbiamo svolto tutto il programma. Fortunatamente era sui moti lunari...». Copiare durante la terza prova s'è rivelato più facile del previsto: il 22% degli intervistati da Skuola.net lo ha ammesso candidamente. La maggior parte dei copioni ha utilizzato i classici foglietti e l'aiuto da parte del compagno di classe. Solo il 2% s'è rivolto a internet.

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