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Anna Laura Consalvi MENTANA Si lascia le mani libere Futuro e Libertà.

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Ilturno di ballottaggio che il prossimo 29 e 30 maggio indicherà chi tra Mario Barbato, l'uomo su cui punta Pdl, La Destra e la lista civica «Libera Gente», e Altiero Lodi, il cavallo della coalizione Pd, Udc, Idv e lista «Altiero Lodi sindaco», sarà il nuovo sindaco di Mentana, potrebbe dunque essere importante anche per capire quale sarà la strategia del partito a livello nazionale. Certo la compagine del gruppo guidato dal Presidente della Camera non ha brillato in nessuno di comuni dove ha scelto la strada della volata in solitaria, e quello di Mentana ha seguito il trend nazionale, conquistando solo il 3,3% dei consensi. Dal quartier generale del candidato sindaco, Mario Ottaviani, fanno comunque sapere con orgoglio di aver portato a casa una delle performance migliori tra le città in cui i futuristi si sono presentati da soli. «Ci eravamo posti come obiettivo quello di superare il 3% e siamo contenti di esserci riusciti. Il nostro risultato è uno dei migliori su scala nazionale - dice Ottaviani – Sapevamo che qui a Mentana ci saremmo confrontati con persone che fanno politica da anni e che l'impresa non sarebbe stata facile, ma ci abbiamo voluto provare lo stesso e dobbiamo dire che siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto». Ancora nessuna strategia chiara, invece, sull'imminente secondo turno: «Oggi ci sarà una serie di incontri a livello regionale e nazionale da cui uscirà fuori la strategia politica del nostro partito – continua Ottaviani – Quello che è certo è che per ora nessuna porta è stata chiusa: ci potrebbe essere sia l'apparentamento con il gruppo guidato dal Pdl che con quello che fa capo l'Udc. Ma ripeto a decidere sarà il partito». Il laboratorio mentanese, dunque, potrebbe stupire ancora una volta. Dopo essere stata fucina della chiacchierata unione tra il Partito democratico e l'Udc, con codazzo di polemiche annesso, Mentana potrebbe diventare culla di qualche nuova alleanza o più semplicemente di un ritorno di fiamma, se duraturo o meno, come sempre in politica, è tutto ancora da vedere. Una certezza però c'è: seppur non cospicuo il gruzzolo elettorale del nostro fa gola un po' a tutti. Il distacco tra Barbato e Lodi è talmente tanto esiguo, parliamo di quattro punti percentuali, da far pensare con una cera contezza che i tavoli di concertazione allestiti già poche ore dopo il conteggio dei voti, saranno aperti a tutte le soluzioni. Così se al candidato di centro sinistra converrebbe trovare un accordo con l'ex pasionaria del Pd, Adelaide Rotolo, al collega di centro destra, per la cui candidatura è intervenuto pure il Cavaliere, farebbe comodo anche il tesoretto di Ottaviani, visto che di apparentamenti alternativi all'orizzonte per lui ce ne sono ben pochi. C'è da dire però che l'aria che tira a livello nazionale vede il Terzo Polo, Udc, Api e Fli, dirottarsi verso il liberale, e poco impegnativo, voto libero: in sintesi ogni «terzopolista» è libero di votare il candidato che meglio risponde alle necessità dei comuni in cui si presenta. Come si concretizzerà nella città garibaldina dove tutto e il contrario di tutto finora è stato possibile è davvero tutto da vedere.

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