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Pomezia, ora è Puggioni l'ago della bilancia

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POMEZIA Il 29 e 30 maggio gli elettori di Pomezia, in occasione ballottaggio, sceglieranno il loro nuovo sindaco. Due le strade percorribili la riconferma di Enrico De Fusco del Pd (37,6%), oppure la svolta che potrebbe portare Luigi Celori (20,5%) sostenuto da Pdl e La Destra. Al primo turno hanno votato 33.031 persone, il 72,74% degli aventi diritto. Non è un percorso facile quello che attende i due candidati nei prossimi giorni. Dovranno convincere soprattutto chi ha votato per Alba Rosa di Sinistra ecologia e libertà che si è portata a casa 2.970 voti pari al 9,2%, ma altrettanto i simpatizzanti del Movimento 5 stelle che aveva come candidato sindaco Fabio Fucci. I grillini infatti hanno ottenuto un buon bottino di voti: 2741 voti, pari al 7,4%. Ma, soprattutto, conterà la posizione dei simpatizzanti che hanno appoggiato Giorgio Puggioni, il candidato del Terzo Polo, che ha preso 5.553 voti pari al 17,3% delle preferenze. Dai comitati elettorali per il momento non sono arrivate dichiarazioni ufficiali. Saranno i prossimi giorni a chiarire le varie posizioni. «Noi ci riuniamo giovedì - ha detto Walter Bianco, coordinatore e portavoce del comitato elettorale di Sel per Alba Rosa sindaco - e decideremo sul da farsi per il ballottaggio. Non abbiamo deciso ancora nulla e solo dopo la riunione del comitato insieme a tutti i candidati delle due liste sarà deciso il percorso da fare». Voti che dovrebbe confluire su De Fusco, portandolo, teoricamente, attorno al 46%. A quel punto i voti dei moderati che al primo turno hanno scelto Puggioni diverranno decisivi. Anche in questo caso, al momento, le posizioni sono ferme. Ma le acque sono tutt'altro che ferme. È prevista nei prossimi giorni una riunione della coalizione dell'Alleanza di centro-moderata (con le liste Forza del Sud, Dfi, Udc, Psdi, Sport e Culturam Fli, Cristano Riformisti e Api) e solo dopo questa riunione si conosceranno le indicazioni per il ballottaggio. È stato più chiaro Fabio Fucci, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle. «Già prima del voto del 15 e 16 maggio - ha ricordato Fucci - avevamo dato indicazioni di non voler fare apparentamenti o dare indicazioni di voto. È stato per tutto il Movimento un exploit che nessuno si attendeva. Moltissimi cittadini hanno capito il nostro messaggio e siamo stati premiati. Porteremo avanti le nostre idee per una città in continua crescita». Intanto la campagna elettorale in vista del ballottaggio è già iniziata. Ad aprire le danze è stato Luigi Celori che ha detto: «Il 63% degli elettori boccia il sindaco uscente De Fusco che prende meno voti delle sue liste. La città vuole lavoro, sicurezza e pulizia. Sono certo che al ballottaggio, il 29 e 30 maggio, i cittadini sapranno scegliere chi propone un progetto serio di crescita e di sviluppo per il territorio». Rilevante, nell'exploit del sindaco uscente De Dusco, sono stati i voti portati dalla lista civica Forza Pomezia (9,84%) creata da quattro ex consiglieri di Forza Italia usciti dal Pdl. Ma a suscitare curiosità sono, evidentemente le preferenze dei candidati. Al primo posto, una sorpresa che nessuno si aspettava. Il primo degli eletti è stato Luigi Lupo dell'Idv che appoggia De Fusco con 809 voti. Con 695 voti lo segue Niccolò Barone sempre dell'Idv, mentre Paolo Ruffini che in un primo momento era tra i più votati, ha raccolto 743 preferenze insieme a Omero Schiumarini con 647 della lista Forza Pomezia sempre per De Fusco. Nel Pdl il primo posto è a favore di Raimondo Piselli con 722 preferenze seguito da Romano Errico e Saverio Pagliuso rispettivamente con 591 e 579 voti. Sfondano quota 500 anche Gianni Mugnaini dell'Udc con 625 voti, e Vincenzo Mauro con 578. Mentre nel Pd il più votato è stato Fabio Mirimich con 546 voti.

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