Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma-Milan, disordini evitati in tre mosse

roma milan disordini

  • a
  • a
  • a

Il «doppio binario» ha funzionato ancora. Massima apertura alle esigenze dei tifosi da un lato, pugno di ferro contro i violenti dall'altro. È la filosofia dell'ordine pubblico adottata dal questore Francesco Tagliente, che ieri ha potuto osservare con soddisfazione dalla «cabina di regia» dell'Olimpico insieme con il capo di gabinetto Filippo Santarelli e il dirigente del servizio allo stadio Bruno Failla tutte le operazioni di gestione dell'evento, filato liscio come l'olio anche grazie a nuovi accorgimenti «tecnici». Certo, è stata lunga. Gli ultimi sostenitori del Milan hanno abbandonato l'arena calcistica a mezzanotte, ma la giornata si presentava densa di incognite: c'erano gli internazionali di tennis nell'area del Foro Italico e, a poche centinaia di metri, quasi 70 mila persone volevano vedere il match Roma-Milan. Molte erano le famiglie al completo, con figli piccoli al seguito. Uno show senza incidenti è stato garantito. I quindicimila supporter rossoneri, un numero record che in altri casi reso molto problematico il loro ingresso, sono potuti entrare allo stadio colmando del tutto il settore ospiti. Una buona parte era arrivata a Ponte Milvio in autobus. Tre parcheggi di scambio a Saxarubra, in via Schiavonetti e alla stazione Termini e un servizio di navette dell'Atac hanno permesso loro di lasciare l'auto in periferia. In tal modo si sono ridotte sensibilmente le occasioni di contatto fra opposte tifoserie. Poi l'accesso degli ospiti è stato anticipato di un'ora e 45, alle 17. La Questura ha diffuso l'invito prima dell'incontro e i milanisti l'hanno accolto. I romanisti sono arrivati tre quarti d'ora prima del solito. Così alle 19 già 13.000 persone erano già all'interno dell'Olimpico. Terminata l'operazione-afflusso, l'obiettivo successivo era di evitare scontri fra ultrà. Il sistema di steward è stato riorganizzato in cinque squadre, ognuno con un capo e un agente «aggregato» e collegato via radio. E quando sulla Distinti Nord c'è stato un lancio di fumogeni, le squadre si sono precipitate sul posto e hanno scongiurato incidenti. In questo modo, inoltre, si è evitata la presenza dei poliziotti in tenuta antisommossa, che può far crescere la tensione. Archiviata la partita, rimaneva il problema del deflusso. Tagliente l'ha risolto concordando con l'ad del Milan Galliani d far tornare sul terreno di gioco la sua squadra per festeggiare sul campo il diciottesimo scudetto conquistato due giornate prima della fine del campionato. L'uscita dall'Olimpico, quindi, è stata «rateizzata» e, anche in questa occasione, eventuali disordini sono stati disinnescati «a monte». Infine i sette giovani «esuberanti» pizzicati da carabinieri e agenti alla vigilia del match sono stati sottoposti al Daspo in tempo reale e con notifica «ufficiale» grazie alla presenza sul posto della divisione anticrimine di San Vitale. Il segreto di una gestione così attenta ed efficace, comunque, non è solo la «strategia del doppio binario» ma anche la tattica dell'organizzazione interforze «a rete», che va dalla polizia all'Atac e permette a ognuno di dare il suo contributo per raggiungere il target: consentire a tutti di godersi lo spettacolo e di tornare a casa. Sani e salvi.

Dai blog