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Tutti al ristorante e nei musei se pioverà

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Leprevisioni meteorologiche annunciano pioggia anche per oggi e così la tradizionale gita fuori porta del il primo maggio è destinata a terminare inevitabilmente al ristorante, a mangiare pesce. Sia sul litorale a sud di Roma, dove la festa dei lavoratori coincide con il debutto della stagione turistica. Sia a Ostia e Fregene che gli stabilimenti balneari hanno aperto già da una settimana. Perché le nuvole, pare, cancelleranno ancora per qualche giorno la voglia di tintarella. Anche se nel pomeriggio il sole dovrebbe far capolino. E così, nell'incertezza, fioccano le prenotazioni nei ristoranti. Ad Anzio tutto esaurito da Romolo al porto e a La lampara. A Nettuno Nanarì e Al centro hanno già riempito i frigoriferi in vista dell'assalto dei romani. Per chi alla tavola preferisce la cultura c'è il Museo dello sbarco per ripercorrere l'arrivo, il 20 gennaio 1944, del VI Corpo d'Armata Usa guidato dal generale John Lucas e scoprire le testimonianze della Seconda guerra mondiale. Se le vicende belliche non vi appassionano, meglio fare un salto al Museo Manzù, ad Ardea, dove sono raccolte ottanta sculture e medaglie realizzate dall'artista tra il 1972 e il 1984. Per poi fare tappa agli Scavi di Ostia Antica, la più grande area archeologica d'Italia dopo Pompei. Per la pausa pranzo basta un salto nella vicina Lavinio, da I carbonari, oppure ci si può spingere fino a Torvajanica per assaggiare i celebri antipasti di mare di ZiChecco, Schiano e del Piccolo porto. A Ostia tutti aperti i ristoranti dei 63 stabilimenti balneari che s'affacciano lungo i quattordici chilometri di spiagge tra il porto e Capocotta. Cucineranno per i gitanti anche le cento tavole calde e pizzerie sul lungomare della Salute, a Fiumicino. A Fregene da Mastino, al Patio, al Riviera e al Cigno pranzo speciale in versione «primo maggio». E se il sole spunterà si potranno noleggiare ombrelloni e lettini nei ventotto stabilimenti che corrono da zona Sapi al Villaggio dei Pescatori. La villetta dove trascorreva le estati Alberto Moravia è ancora là, a due passi dalla foce dell'Arrone. Il «luogo dell'anima» dove lo scrittore romano amava ritrovarsi con gli amici è un piccolo gioiello architettonico che attira turisti e curiosi. Così come Villa Perugini in via Porto azzurro. L'eclettico edificio progettato dall'architetto argentino Giuseppe Perugini. Per gli amanti della natura è d'obbligo una passeggiata all'oasi di Macchiagrande, al confine tra Fregene e Focene. Per chi nella natura vuole soggiornare, sul litorale a nord della Capitale, ci sono ben dodici agriturismo: a Maccarese, Tragliata, Torrimpietra e anche a Fregene. Un'altra manciata si trova nelle campagne di Ardea. Ale. Zav.

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