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Diritto di replica

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Altrettantochiaramente non siamo d'accordo con l'IdV che attraverso le dichiarazioni del senatore Pedica, invoca e auspica ogni giorno il fallimento della più grande azienda di trasporto d'Italia. Un gioco allo sfascio che fa il pari con quello prodotto dalla malagestione Alemanno. Noi siamo sempre gli stessi, quelli che hanno costretto il sindaco Alemanno a dimettere gli assessori coinvolti in Parentopoli, denunciando il disastro gestionale, e coerentemente siamo sempre quelli che vogliono un trasporto efficiente e un'azienda in salute. Altre illazioni o presunti accordi sottobanco li lasciamo volentieri alla cultura del sospetto di Maruccio. Il Pd è contrario a qualsiasi ipotesi di aumento tariffario del biglietto perché la Giunta Alemanno non può far pagare ai cittadini il prezzo della malagestione di questi tre anni ed è altrettanto contrario all'ipotesi di conferimento dei beni patrimoniali, perché questa rappresenta una scelta non percorribile a fronte della mancanza del piano industriale. Non si può infatti procedere a ricapitalizzazioni senza una chiara destinazione delle risorse provenienti, in questo caso, dalla patrimonializzazione. C'è bisogno quindi di ben altre proposte per salvare Atac che il Pd sta elaborando insieme ai lavoratori con l'assemblea prevista per il 3 maggio per poi presentarle e discuterle in occasione del Consiglio comunale straordinario. Sulle nomine che tanto appassionano Maruccio e i suoi, anche in questo caso il Pd ha avuto una linea chiara. Abbiamo chiesto pubblicamente al sindaco di togliere le mani dall'azienda evitando spartizioni di correnti e nomine di politici puntando nella scelta del management su persone con un curriulum adeguato. E, seppure con il tema del possibile conflitto di interessi dell'ad Tosti, come è ovvio le valuteremo tutti insieme, anche con l'IdV, dai fatti, con la sola differenza che come Partito democratico abbiamo il dovere di fare anche delle proposte, l'IdV no. * Segretario romano del Pd

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