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Alla Pisana resa dei conti Pdl-Polverini

La presidente della Regione Lazio Renata Polverini

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Alla Regione Lazio si prepara la resa dei conti tra la presidente Renata Polverini e il Pdl. Non solo: negli ultimi giorni, sull'eventuale rinnovo del cda dell'azienda Cotral, si è messa di traverso anche l'Udc. Oggi in Consiglio regionale potrebbero esserci scintille. L'assemblea dovrà votare la proposta di legge «salva cliniche». È stata approvata dalla giunta lo scorso 25 febbraio e semplifica le norme di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie private, dopo il caos normativo dell'ultimo anno che ha di fatto messo in pericolo l'apertura stessa di alcune cliniche. Un provvedimento urgente, a cui la Polverini tiene parecchio, su cui potrebbe consumarsi l'ennesimo strappo tra la governatrice e il Pdl. Le diplomazie sono state al lavoro fin dalla mattina presto di ieri, con il consigliere della lista Polverini Andrea Bernaudo impegnato a «blindare» la maggioranza e tutto il Pdl riunito nel pomeriggio per evitare figuracce in Aula. Anche perché la prossima assemblea è prevista soltanto tra un mese. Il voto non sarà scontato. A dividere il Pdl dalla presidente del Lazio è soprattutto la questione delle nomine negli enti e nelle agenzie regionali. Quest'anno, nonostante le rassicurazioni arrivate anche dal premier Berlusconi in campagna elettorale, la governatrice non ha guardato in faccia nessuno e ha nominato ai vertici delle aziende regionali soprattutto commissari, azzerando in questo modo i consigli di amministrazione. È andata così per le Ater di Roma, della provincia capitolina e di Frosinone, per Laziodisu e per l'Arsial. Poi è stata la volta dei revisori dei conti. Solo nelle Asl sono una quarantina. Dopo la modifica normativa del 2008 dovrebbero essere scelti dal Consiglio regionale, invece la governatrice ha deciso, evidentemente in base a una valutazione giuridica differente, di nominarli per decreto. Passati soltanto pochi giorni è scoppiata la grana Cotral. L'azienda di trasporto ha ancora il vecchio cda targato Marrazzo ma visto che alcuni componenti hanno cambiato casacca e sono passati con l'Udc, la linea è ormai dettata dai centristi. Proprio questi ultimi non hanno digerito l'invito dell'assessore Lollobrigida ai vecchi consiglieri d'amministrazione a farsi da parte. E se in sospeso c'è ancora la «sistemazione» dei big locali del Pdl, rimasti fuori dalla Pisana dopo il pasticcio della lista nella Circoscrizione di Roma, le imminenti elezioni amministrative complicano le cose. Soprattutto perché la governatrice Polverini ha scelto di correre con una sua lista in alcuni Comuni. Alleata del Pdl ma con un «suo» candidato sindaco a Sora e addirittura con uno diverso a Pomezia. Proprio qui c'è una situazione surreale: il candidato sindaco del Pdl, ironia della sorte, è uno degli esclusi dalle elezioni del 2010, Luigi Celori (che, piccola consolazione, ha ottenuto la presidenza di Autostrade per il Lazio). Ma la governatrice ha deciso di sfidarlo con una «sua» lista e una «sua» candidata. Dunque il clima è incadescente, benché qualche segnale distensivo sia arrivato ieri dalla Commissione Bilancio che ha approvato una delibera della giunta sul riordino delle società regionali. Basterà per far tornare il sereno sul Consiglio regionale? Ai «postumi» l'ardua sentenza.

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