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Torna la paura con «Scream 4» horror nostalgico di Wes Craven

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conNeve Campbell, Courteney Cox, David Arquette, Emma Roberts e Hayden Panettiere, USA 2011. Sono trascorsi ormai 15 anni dopo i violenti e misteriosi omicidi di Woodsbor e Sidney Prescott è diventata una scrittrice di successo, raccontando la sua esistenza tormentata dai serial killer. Mentre «Stab», la serie di horror ispirata a quei delitti, è una saga di grande successo. A Woodsboro tutto fila tranquillo con lo sceriffo Riley e sua moglie Gale. Ma tutto cambia quando in città arriva la giovane autrice a presentare il suo ultimo libro. E qualcuno torna a compiere efferati massacri indossando l'indimenticabile e terrificante maschera di Ghostface. La saga horror torna a far balzare milioni di spettatori sulle poltrone, grazie soprattutto alla maestria del regista Wes Craven. Tra farsa e tragedia, sangue, risate e parodia semi-seria. Dopo ammiccamenti e imitazioni, la trilogia originale ha appassionato i giovani degli anni Novanta, anche grazie alla nuova serialità televisiva. Finite le parodie esilaranti tratte da «Scream» (come la saga demenziale di «Scary Movie»), ecco che si apre un nuovo ciclo per Craven e Williamson. In «Scream 4», i ragazzi non guardano più vecchi film horror in tv come all'origine, ma pellicole ironiche come «L'alba dei morti dementi» e organizzano maratone della saga «Stab» Lo sguardo sulla contemporaneità e le sue passioni tecnologiche riappare in tutta la sua potenza, perfettamente inserito nella narrazione, mentre riesce un po' meno convincente il senso retrospettivo e reazionario di un'operazione-nostalgia sui «mitici anni Novanta», in cui Craven si impegna più a scagionarsi da vecchi errori o colpe artistiche sempre (con ironia). I tempi cambiano, però certe regole restano uguali, come la voglia di rabbrividire, anche se la storia in parte già si conosce. «Scream 4» è il remake migliore della saga, ma certo si percepisce una certa svogliatezza nel riproporre scene sanguinolente, di tensione, persino un po' stanche. Molto giova la nostalgia del passato, la voglia di ritrovarsi, (per quelle generazioni oggi cresciute) a provare le stesse sensazioni da brivido. Craven è comunque un genio che offre e regala la sicurezza di un bel film di genere. Din. Dis.

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