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Poliziotti di scorta a Lampedusa

Immigrati a Lampedusa

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L'emergenza immigrati si complica. La Caritas di Roma avverte: «Nelle nostre strutture di accoglienza non c'è più posto». E il sindacato di polizia, la Consap, rivela: «Poliziotti romani di scorta a Lampedusa, inviati senza protezioni sanitarie per 18 euro di indennità al giorno». Il ministero dell'Interno ha disposto servizi di scorta su voli charter per trasferire i tunisini dall'isola siciliana agli altri centri di accoglienza. «Fin qui nulla di strano - spiega il segretario generale del sindacato, Giorgio Innocenzi - Il fatto è che i servizi sono organizzati dalla Direzione centrale per l'emergenza in maniera sommaria. Infatti - prosegue - gli uomini sono venti per cento profughi, senza un minimo dispositivo di sicurezza sanitario e antisommossa. Per giunta i profughi non hanno passato alcun controllo sanitario e i nostri agenti sono esposti a rischi». Dal ministero dell'Interno replicano: «Sull'aereo non si portano armi, le manette o le fascette non sono necessarie: i tunisini vanno a star meglio. La prevenzione sanitaria? Non c'è il rischio di epidemie». Una delle indicazioni inviate nei giorni scorsi dalla Direzione ministeriale alla Questura parla di un «servizio di scorta svolto in abiti civili, senza arma e manette di sicurezza in dotazione». Interessati venti poliziotti tra i quali un ispettore. «Sarà effettuato - prosegue la nota - il trasferimento su volo Alitalia di circa 180 stranieri da Lampedusa ai centri immigrati di Foggia (100) e Bari (circa 80). Alle 6,30 partenza da Fiumicino, arrivo a Lampedusa alle 8,10. Imbarco del primo gruppo destinato a Foggia e partenza alle 9 con arrivo a Bari alle 10». Da qui ripartenza per Lampedusa: arrivo previsto alle 12. Imbarco del secondo gruppo alle 13 e arrivo a Bari alle 14,30». Per l'emergenza immigrati ieri a far sentire la sua voce è stata la Caritas: «Abbiamo circa 100 posti per richiedenti asilo e rifugiati e sono tutti pieni, c'è la lista di attesa. A meno che non si trovino nuove strutture - concludono dalla Caritas - quelle esistenti sono piene». E su Sky Tg24 incalza la governatrice del Lazio Renata Polverini: «Prima di andare là dove, come nel Lazio, ci sono già centri di accoglienza, forse è proprio il caso che Regioni che non hanno mai accolto nessuno - come Campania e Toscana - facciano un primo passo in questo momento».

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