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I ladri tornano in casa Polverini

Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini

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I ladri sono entrati in casa di Renata Polverini, a San Saba. Alla fine di febbraio hanno provato a razziare la casa del presidente della Regione Lazio ma sono stati disturbati: un condomino del palazzo ha visto due persone arrampicarsi sul balcone lanciando l'allarme. L'altra notte hanno forzato la grata di una finestra, hanno disattivato l'allarme e sono entrati. Ieri mattina ad accorgersi dell'intrusione è stata la domestica che ha notato alcuni ambienti a soqquadro, dove gli sconosciuti hanno messo mano, e ha subito informato la governatrice della Regione Lazio. Non si sa a che ora i malviventi abbiano colpito, se in quel momento la Polverini fosse già rientrata a casa oppure no. Da un primo inventario nell'abitazione non mancherebbero oggetti né altro. Forse, come la volta scorsa, anche in questa occasione i ladri sono stati disturbati: hanno forzato la finestra, disattivato l'allarme ma poi non hanno avuto la tranquillità di agire. La Polverini ha commentato: «Ormai è un supermarket, chi vuole entra...». Sull'opportunità di avere una scorta: «Non mi occupo di sicurezza: ci sono tante persone in questo Paese che lo fanno per mestiere. Ne trarranno le conseguenze...». Sull'ipotesi che possa lei il vero obiettivo dei malviventi: «Speriamo di no, perché mi trovano anche per strada». Il questore Francesco Tagliente su proposta del prefetto Giuseppe Pecoraro ha disposto la vigilanza fissa sotto casa della governatrice 24 ore su 24. «Vicinanza e solidarietà» alla Polverini è stata espressa dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti seconda il quale «la sequela di furti alla sua abitazione comincia a mostrare degli aspetti inquietanti, quasi persecutori. Ci sentiamo di fare appello alle istituzioni che si occupano di sicurezza affinché sia fatta piena luce su questa successione di eventi davvero incredibili».

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