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La carta sconti si allarga ai mutui

La family card

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Oltre 18mila utenti, 800 esercizi commerciali di Roma e provincia. Sconti che vanno dal 5% al 30%. Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il responsabile per il cento Italia di Unicredit Antonio Muto e l'attrice Veronica Pivetti, testimonial dell'iniziativa, hanno presentato, a palazzo Valentini, le novità inserite nella Family Card, progetto dell'amministrazione provinciale avviato nel dicembre del 2009. Variegata ed estesa l'offerta degli sconti: dai generi di prima necessità come alimentari ed abbigliamento, a punti vendita di elettronica ed elettrodomestici. Ottici, dentisti, librerie, cinema, servizio taxi, autosaloni, agenzie di viaggio, centri sportivi e estetici. Da quest'anno, poi, grazie ad un accordo siglato con Unicredit, la Family card offre in esclusiva, condizioni di particolare favore per una serie di prodotti finanziari del gruppo come mutui, prestiti personali o carte prepagate. La «carta sconti» è gratuita e realizzata in collaborazione con le principali associazioni di categoria, Confcommercio, confesercenti, Cna, Confartigianato, Legacoop, Federstrade, Anec e Uisp. La tessera è nominativa e rivolta alle famiglie residenti nella provincia di Roma composte da : uno/due genitori e due figli con reddito familiare annuo fino a 40mila euro, uno/due genitori e tre figli con reddito annuo fino a 50mila euro, persone ultra65enni con reddito annuo fino a 15mila euro e cittadini no autosufficienti a carico del nucleo familiare con reddito fino a 50mila euro. «Un anno fa era una scommessa ed è andata bene - ha spiegato Zingaretti -. Dopo un anno ci sono già 18.000 Family card distribuite, 800 esercizi. Tutto si fonda sulla solidarietà, e grazie a Unicredit la Provincia non spende un centesimo di denaro pubblico per aiutare chi ha bisogno. È un bel segnale in questo momento». «Questa iniziativa - ha detto Pivetti - prende in considerazione i bisogni della persona nella sua completezza. Non ci sono solo sconti per generi di prima necessità ma anche per ciò che concerne la cultura, lo svago e lo sport».

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