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Pazzi per il cinema

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diCARLO ANTINI Aria nuova a Villa Borghese. La Casa del cinema cambia pelle e lancia le attività per i prossimi tre mesi. Film, documentari, omaggi e retrospettive terranno banco da lunedì fino a maggio inoltrato. La maggior parte della programmazione sarà gratuita ma non mancheranno singoli eventi a pagamento. Si parte con gli attori che si sono lanciati di recente anche nella veste di registi. La prima rassegna in programma alla Casa del cinema sarà dedicata proprio a loro. A rompere il ghiaccio sarà lunedì prossimo Kim Rossi Stuart con il suo «Anche libero va bene». Ma è solo l'inizio: gli altri esordi eccellenti vedranno protagonisti nella Sala Deluxe anche Fabrizio Bentivoglio, Ascanio Celestini, Libero De Rienzo, Alessandro Haber, Stefania Sandrelli e Luca Zingaretti. I film saranno presentati dagli stessi autori e poi verranno replicati. La nuova vita della Casa del cinema passa per le mille rassegne all'ombra di Villa Borghese. Fino a maggio salirà in cattedra il cinema francese con «Rendez vous», un viaggio alla scoperta di nuove storie e volti, attraverso incontri, presentazioni e retrospettive. Non solo una panoramica su una cinematografia in movimento ma l'occasione per un incontro tra i protagonisti delle due industrie cinematografiche storiche europee: italiana e francese. In un anno importante come il 2011 non poteva mancare l'omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Dal 16 marzo al 24 aprile sarà ancora protagonista la Sala Deluxe con la retrospettiva dedicata al Risorgimento raccontato attraverso venti classici del cinema italiano, da «La presa di Roma», di Filoteo Alberini fino al recentissimo «Noi credevamo» di Mario Martone (passando attraverso «La Tosca» di Carlo Koch, «Piccolo mondo antico», di Mario Soldati, «Camicie rosse» di Goffredo Alessandrini e Francesco Rosi, «Casa Ricordi» di Carmine Gallone, «Correva l'anno di grazia 1870» di Alfredo Giannetti, «Allonsanfan» di Paolo e Vittorio Taviani e «Il resto di niente» di Antonietta De Lillo. Non mancheranno sei sceneggiati tv dal 1956 al 1987 («L'Alfiere» e «Ottocento» di Anton Giulio Majano, «Vita di Cavour» di Piero Schivazappa, «Giuseppe Mazzini» di Pino Passalacqua, «Il giovane Garibaldi» di Franco Rossi e «Il generale» di Luigi Magni). Il nuovo look della Casa del cinema arriva col nuovo direttore, Caterina D'Amico, che sottolinea che, pur mantenendo l'esistente, rivolgerà «di più lo sguardo al cinema giovane, alle nuove voci, senza preclusioni per la tv, il web e la videoarte».

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