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Rifiuti e crisi. Meglio parlarne a stomaco pieno

Gianni Alemanno, Renata Polverini e Nicola Zingaretti

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Rifiuti, crisi economica, trasporto pubblico e caso-Ruby. Tra la bio-carbonara e lo stinchetto d'agnello la governatrice Polverini, il sindaco Alemanno e il presidente della Provincia Zingaretti hanno fatto il punto sui temi caldi della politica locale e nazionale. Un pranzo di lavoro in una sala riservata del ristorante Antica Pesa di Trastevere al motto di «niente alcol, siamo in servizio». Polverini, Alemanno e Zingaretti non hanno infatti bevuto vino, ma solo acqua. A fare l'invito e a scegliere il ristorante è stata la governatrice, che ha voluto incontrare sindaco e presidente della Provincia per discutere i temi nevralgici dell'agenda politica. Menù rigorosamente all'insegna dei prodotti del territorio e della tradizione romanesca: tra gli antipasti un crudo affumicato di Frosinone con bufala dell'Agro Pontino, un hamburger di salsiccia con broccoletti e guanciale di Mangalitza. Per primo spaghettoni alla bio-carbonara e per secondo stinchetto d'agnello con insalata di spinaci e pere spadone. Infine frutta, cheesecake e caffè. Un pasto durato una quarantina di minuti. al centro del dibattito tra i tre commensali, come detto, anche il caso Ruby. I tre, uscendo dal ristorante, hanno ribadito «la volontà unanime di lavorare insieme perché - ha detto Alemanno - è importante che le Istituzioni collaborino per affrontare problemi notevoli». Sul tema dei rifiuti da tutti e tre è emersa la necessità «di avere risposte rapide» per il dopo Malagrotta. La Polverini ha ricordato «l'ordinanza che vuole mettere a sistema il trattamento dei rifiuti e soprattutto individuare un sito che non sia una Malagrotta due». Per questo «da oggi stiamo passando alla fase operativa: non c'è alcuna preclusione ma serviva un incontro per lavorare insieme». Poi la governatrice ha assicurato che «i tempi non saranno lunghi». E mentre Zingaretti si è augurato «che presto inizino i lavori per coprire la discarica e realizzare un grande parco», Alemanno ha parlato della necessità di fare una scelta «da parte della Regione con la collaborazione di tutti che sia esclusivamente tecnica e non un braccio di ferro tra Roma e i Comuni della Provincia». Infine, Zingaretti ha spiegato che «si è stabilito il clima corretto per affrontare un tema delicato come quello dei rifiuti». Un unico nodo non è stato sciolto: chi ha pagato il conto? La governatrice che ha organizzato il pranzo e scelto il posto? O Alemanno e Zingaretti hanno fatto i cavalieri dividendosi l'importo? O non sarà che all'Antica Pesa i tre hanno salomonicamente fatto «alla romana»?

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