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Sos del Comune sulle minicar

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Minicar distrutta in un incidente a Roma

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Minicar più sicure. Chi deve intervenire? Il sindaco Alemanno chiede al ministero dei Trasporti di cambiare le norme e rendere questi piccoli bolidi più resistenti. Lo schianto di giovedì notte a viale Jonio tra un'auto e una minicar, dove sono rimaste ferite due ragazzine di 16 e 17 anni (una delle due è in coma farmacologico), ha fatto capire che qualcosa deve cambiare. Alemanno dice con forza che quanto può fare il Comune da solo non basta. Ma allo stesso tempo è difficile che il governo introduca delle novità in materia di sicurezza. Le regole che fissano i criteri di omologazione, infatti, sono stabilite dall'Unione europea. Lo spiega il presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci: «Quello che potevamo fare lo abbiamo già fatto con le nuove norme del codice della strada, ed è più che sufficiente. Invece, per cambiare i criteri di omologazione che vanno a incidere sui materiali con cui sono fabbricate le minicar e sui test di sicurezza, bisogna intervenire a livello europeo».  Il nocciolo del problema è proprio questo. I criteri di omologazione delle microcar sono quelli dei quadricicli e sono fissati da una direttiva europea del 2002. Solo cambiando la direttiva si possono modificare queste norme. Una possibilità potrebbe essere aumentare il peso limite delle microvetture fissato a 350 chili. Se il tetto fosse alzato, potrebbero essere utilizzati anche altri materiali e introdotti ulteriori sistemi di sicurezza. Cambiamenti su cui il Campidoglio non può incidere, come ha spiegato il sindaco: «Sulla sicurezza nelle strade non ci si può affidare allo spontaneismo delle case produttrici, ai cittadini o agli enti locali. Dobbiamo avere dei precisi attestati sulla sicurezza delle vetture. Noi faremo la nostra parte in termini di regolamenti, ma ci aspettiamo una disposizione normativa dal Ministero». La via la indica Valducci: «L'Italia dovrebbe farsi portatrice di modifiche ai criteri di omologazione in Europa assieme agli altri Paesi dove è presente il maggior numero di minicar, come la Francia. Le modifiche apportate al nuovo codice della strada (approvato la scorsa estate, ndr) hanno già introdotto novità radicali: sanzioni decuplicate per chi trucca le minicar (non possono superare i 45 km/h) ed esame pratico». L'esame doveva partire dal 19 gennaio ma il decreto Milleproroghe lo ha posticipato al 31 marzo. «Un fatto grave - si sfoga Valducci - gli uffici non erano pronti, è un caso in cui la burocrazia incide sulla legislazione».

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