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Un altro teschio dei misteri

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Unaltro teschio, un altro giallo che sembra tratto dalla serie tv «Csi». È un inizio d'anno dall'aspetto macabro e i retroscena misteriosi. Dopo i resti di donna spuntati l'altro ieri al parco dell'Acquedotto Felice ieri un nuovo osso umano è stato trovato a Castel di Guido, in via Barbagallo. Intorno a mezzogiorno un passante ha visto un cane randagio stringere tra i denti una mandibola. Ha avvisato la polizia e si è ripetuto il copione degli accertamenti. Sul posto sono intervenuti gli specialisti della polizia scientifica. Il magistrato di turno della procura di Roma ha disposto l'invio del reperto all'istituto di Medicina legale del policlinico Gemelli. Le indagini sono affidate al Commissariato Aurelio diretto da Federico Gazzellone. Ora l'impresa è tentare di ricostruire la storia di quell'osso e leggerla al contrario: dalla fine all'inizio, dalla morte del soggetto a quando era carne e anima in vita, cercando di rispondere a domande che richiamano i film dove i protagonisti sono criminologi, scienziati e superlaboratori: a chi apparteneva? quando e come è morto? come è arrivato sin lì? Intanto ieri mattina, dopo il ritrovamento del teschio al parco al Tuscolano, all'altezza di via Lemonia, sono proseguiti gli scavi della polizia alla ricerca di altre parti dello scheletro. Gli investigatori del Commissariato Tuscolano credono che si tratti di una donna: a poca distanza dallo scavo dove un passante ha notato l'osso infatti sono tate rilevate ciocche di capelli lunghi rossi. Anche in questo caso gli accetamenti scientifici, del Dna, da parte dell'istituto di Medicina legale della Sapienza diranno con certezza se teschio e capelli sono appertenuti alla stessa persona.

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