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A un passo dalla morte l'àncora è la filosofia

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Roccodella Torre (Franco Oppini), 60 anni, è un magnate, forse è uno degli uomini più ricchi della terra. Proprietario della più grande casa di produzione cinematografica del paese e della più importante casa editrice. Custode dei più inquietanti segreti di stato. E ha un braccio destro, un broker rampante, il suo «delfino» Dario Petri (Davide Paganini) da sempre «utilizzatore finale» di lavori sporchi. Rocco ha un cancro al cervello e gli restano ancora pochi giorni di vita. Un' inerzia rispetto a un'eternità presunta che ora inspiegabilmente lo affascina al punto da sfidarla. La sfida è dura, cruenta, senza esclusione di colpi. Quasi un duello all'ultimo sangue. Ma la scelta dell'arma spetta a lui. E la scelta cade in maniera tanto netta quanto imprevedibile , su qualcosa di apparentemente estraneo e distante rispetto a quei suoi 60 anni vissuti fra alta finanza e poteri occulti: la filosofia morale. L'obiettivo ultimo, questa volta, è superare il limite estremo,varcare le Colonne d'Ercole dell'umana moralità. Dimostrare a Paolo Rovere, un suo ex compagno di studi, scrittore e giornalista, docente di filosofia morale, che tutto ha un prezzo. Tutto è corruttibile. Le cavie per questa sorta di esperimento antropologico-morale sono 4 giovani donne: Rachele (Veronika Logan), Ester (Francesca Ceci), Lavinia (Irma Ciaramella) e Anna (Livia Cascarano).

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