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«Non pagheremo il ticket»

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DanilaTozzi LADISPOLI A Ladispoli monta la protesta per l'ordinanza del sindaco che prevede il pagamento dei ticket per i parcheggi anche per i disabili. E cresce il partito del «no» contro quello dei favorevoli. Infatti il sindaco Crescenzo Paliotta aveva emanato il provvedimento (in vigore dal 15 novembre scorso) dopo che in tanti, in troppi, facevano ricorso a contrassegni falsificati e fotocopiati di parenti dei disabili per parcheggiare senza sborsare un euro. Il giro di vite contro i furbi ha incontrato il parere contrario di molti cittadini perché penalizza, secondo il ragionamento, chi nella vita ha già le proprie tribolazioni. Come Patrizia, disabile al cento per cento, molto critica nei confronti dell'amministrazione comunale. «Sono venuta via dal Cerreto - racconta- dove avevo a disposizione il posto auto proprio sotto casa e pensavo che spostandomi questo diritto mi avrebbe seguito. Invece dove vivo ora (in una traversa della centralissima viale Italia) lo stallo riservato presente nella via è perennemente occupato da una macchina e io che cammino con l'aiuto di un bastone non posso fare tanti chilometri a piedi per cercarne altri. Così sono costretta a parcheggiare negli spazi con le strisce blu dove devo pagare». Approva il marito Michele, anche lui con problemi di salute, che spiega: «Mancano i controlli da parte dei vigili e da chi è preposto che non si accorge se il contrassegno sul cruscotto è vero o fotocopiato». Eppure sulla questione per chi è d'accordo solo in parte «dipende dalla gravità della disabilità» dice Rita, impiegata, c'è chi si schiera nettamente a favore. «Hanno già tanti privilegi», le fa eco Maria Grazia. Valerio, manovale di 23 anni, invece è laconico: «Non è giusto che paghino».

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