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Indagati per i lavori sul Gra

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Grande Raccordo Anulare

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Cambia il reato e spuntano i primi indagati. Nell'inchiesta sui cantieri del Gra, all'altezza della Cassia, non si indaga più per rovina di edifici o di altre costruzioni, ma per disastro colposo. E con quest'accusa sono già partiti gli avvisi di garanzia. E quindi i cantieri sequestrati a giugno rimarranno ancora chiusi. I sigilli, infatti, non saranno tolti rapidamente. A far partire l'indagine gli esposti di cittadini che vivono in via Volusia, a poca distanza dai cantieri. Secondo le denunce i lavori hanno provocato lo smottamento del terreno e numerosi danni alle abitazioni: porte fuori asse, pavimenti che hanno subito dislivelli, crepe nei muri portanti e continui scricchiolii delle pareti. A convincere il pubblico ministero Maria Bice Barborini a modificare l'ipotesi di reato, la consulenza tecnica chiesta proprio dal magistrato, dalla quale sarebbe emersa una situazione decisamente più grave rispetto a quanto era stato accertato fino a quel momento. E a questo punto la procura ha deciso di iscrivere i primi nomi sul registro degli indagati. Una lista che comunque potrebbe allungarsi nei prossimi giorni. Per il sostituto procuratore c'è il concreto pericolo che il proseguo dei lavori possa provocare danni a cose e a persone. Timore che da tempo denunciano i cittadini di via Volusia, che hanno il terrore che prima o poi le loro case possano addirittura sbriciolarsi. Tanto che alcuni residenti sono stati fatti evacuare dalle abitazione. A finire sotto sequestro sono stati tre cantieri. Il primo riguarda l'adeguamento di tre corsie per ogni senso di marcia del Grande Raccordo Anulare nel quadrante nord ovest con l'abbattimento del viadotto Volusia in prossimità dello svincolo della Cassia. Il secondo, invece, riguarda l'adeguamento nello stesso punto nel tratto dello svincolo della Cassia con realizzazione del nuovo svincolo di immissione dalla Cassia al Gra in direzione della Cassia Veientana. E il terzo si riferisce al completamento dello svincolo della Cassia. Tutti lavori che per la magistratura rischiano di danneggiare le abitazioni che si trovano all'altezza dei civici 51, 81 e 83 della strada vicino ai cantieri. La consulenza del pm doveva valutare lo stato dei lavori nei cantieri e verificare le misure di sicurezza.

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